Sport

Sebino Nela choc: "Ho lottato contro il tumore ed ho pensato al suicidio"

L'ex difensore della Roma Sebino Nela ha raccontato il suo dramma: "Due anni e mezzo di chemio non sono uno scherzo. Ho pensato più volte al suicidio come Di Bartolomei"

Sebino Nela choc: "Ho lottato contro il tumore ed ho pensato al suicidio"

Sebastiano Nela, conosciuto da tutti come Sebino, nel corso della sua carriera da calciatore ha vestito le maglie di Genoa, in Serie B per tre anni, quella della Roma per ben 12 anni e infine quella del Napoli per le ultime due annate della sua carriera durata 17 lunghi anni. L'ex difensore giallorosso in una lunga intervista al Corriere dello Sport ha raccontato il suo dramma: quello di aver lottato per sconfiggere il tumore al colon.

Ecco le parole dell'ex difensore della Roma che con i giallorossi ha vinto uno scudetto, tre coppe Italia e sfiorato una vittoria della Coppa dei Campioni perdendo in finale, ai calci di rigore, contro gli inglesi del Liverpool: "Due anni e mezzo di chemio al colon non sono uno scherzo. Ti guarisce una cosa e te ne peggiora un’altra. Ho avuto degli attacchi ischemici. Ma la pressione è a posto, prendo tre pasticche al giorno e faccio la mia vita normalissima".

L'opinionista di RMC Sport Network e delle reti Mediaset ha poi raccontato di aver pensato al suicidio come il suo ex compagno di squadra e capitano ai tempi della Roma Agostino Di Bartolomei che si tolse la vita nel 1994 nei pressi di Castellabate sparandosi un colpo di pistola al petto. Di Bartolomei morì all'età di 39 anni e il suicidio sarebbe riconducibile alla depressione che aveva colto l'ex centrocampista della Roma.

Nela ha dunque ricordato il suo compagno e raccontato il suo periodo difficile: "Perché si è ucciso? Lo stimavo immensamente. Un capitano vero. Come devono essere i capitani. Era malato dentro, nell’anima. Ci ho pensato anch’io, spesso, negli anni duri della malattia, ma non ho mai trovato il coraggio".

Nela ha poi messo a nudo tutte le fragilità di un uomo messo di fronte ad una terribile realtà: "Ho visto la morte in faccia. Ho metabolizzato questa cosa. Non so quante volte mi sono ritrovato di notte a piangere nel letto. Ci ho pensato un miliardo di volte. E sai che ti dico, se domani dovesse succedere, ‘sti ca...". Infine, l'ex difensore della nazionale italiana ha concluso la sua intervista choc svelando di non temere la morte:"Ti parte un film di tutto quello che hai fatto, il bene e il male. Alla fine, sono soddisfatto della persona che sono. Non ho rimpianti, posso morire anche domani".

com/ilgsport/" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?

Commenti