Segna sempre Cutrone. Il Milan d'Europa vola

Il baby sblocca anche la sfida con il Ludogorets di Europa League. Gattuso si gode il bomber e prenota gli ottavi

Segna sempre Cutrone. Il Milan d'Europa vola

Quando un milanese diceva «el segna semper lü» pensava subito a Maurizio Ganz, attaccante sia dell'Inter che del Milan quasi sempre decisivo partendo dalla panchina tra la metà e la fine degli anni '90. È cambiato il secolo, è cambiato il millennio ma la Milano, questa volta solo rossonera, ha trovato un altro di cui dire «el segna semper lü». E pure senza entrare a partita in corso. Dopo la doppietta contro la Spal di sabato, Patrick Cutrone è stato ancora decisivo. Un gol, l'ennesimo, e un rigore procurato per regalare al Milan una fetta enorme di qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Se poi ci si mettono anche Rodriguez su rigore e il rinato Borini, ecco che il cerchio si chiude.

Gran parte del merito però va proprio all'attaccante con la maglia numero 63, passato in sei mesi da possibile rincalzo che deve crescere a titolare inamovibile, da giocatore di prospettiva a elemento imprescindibile a cui Gattuso non rinuncia mai. Già, Gattuso. Un altro che merita tanti complimenti per l'evoluzione del suo Milan nell'ultimo mese e mezzo. Un uomo che non ha mezze misure. Non è prudente, non ha paura. E così sceglie l'undici titolare anche in Europa. Nonostante il febbraio di fuoco che lo attende con una partita ogni tre giorni tra coppa e campionato, con l'obiettivo di scalare posizioni in classifica puntando a un posto che conta e a una qualificazione. Non molla nulla Ringhio, vuole vincere e basta. O forse non vuole gettare via con una sconfitta che fa male quanto di buono fatto nel nuovo anno. E ci riesce, alla grande, ipotecando la qualificazione e continuando nella striscia positiva. Un Milan che vince e che, soprattutto, gioca con grande personalità, ha un'idea di gioco concreta e schemi interessanti. Nulla a che vedere con la squadra che con Montella era scivolata verso la mediocrità.

Eppure contro i bulgari del Ludogorets non è stata una passeggiata, tutt'altro. Tanta corsa, alcune individualità di rilievo e, specie in avvio di gara, un pressing quasi asfissiante. Soffre il Milan ma non si scompone e continua a fare il suo gioco fino al 44' quando passa. Bonaventura crossa dopo il tocco di Suso da calcio d'angolo, Cutrone colpisce sporco di mezza spalla e manda la palla in rete da attaccante consumato.

Inizia la ripresa e da un momento all'altro ti aspetti il pareggio perché i bulgari corrono come pazzi e pressano su ogni pallone. Il Milan cerca di giocare la palla, rischia grosso quando Dyakov al 10' calcia fortissimo dal limite e prende in pieno l'incrocio dei pali. Ma questo Milan è vivo, lotta e non molla. E ha un Cutrone indiavolato. Al 16' l'attaccante rossonero entra in area e quando sta per calciare Moti lo spinge ingenuamente. Rigore netto che Ricardo Rodriguez, appena entrato per Abate, trasforma con freddezza e lucidità.

La gara si spegne, il Milan controlla e al 92' arriva anche il sigillo di Borini che in girata fa tre a zero e chiude il discorso qualificazione. Il Milan di Gattuso (e Cutrone) continua a vincere e a convincere. Ringhio, certo, ma non solo. La sua mano si vede eccome.

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