Una serata di sconfitte ma dal sapore diverso

Sale sulla pelle del Milan e dell'Inter, sconfitte acidissime e stranamente diverse

Una serata di sconfitte ma dal sapore diverso

Sale sulla pelle del Milan e dell'Inter, sconfitte acidissime e stranamente diverse. Il Milan aveva visto la luce improvvisa dopo una partenza da ubriachi dinanzi al Liverpool che andava dovunque e faceva male, con i gol, le occasioni bruciate, il rigore mancato e altro negato dalle prodezze di Maignan. L'Inter ha sognato la vittoria e si è ritrovata nell'incubo finale di Rodrigo, con il Real lento e fortunato. Quando i rossoneri hanno ribaltato il risultato si è creduto alla serata magica, il calcio concede questi colpi di scena ma il gruppo di Klopp ha ricominciato a correre e a inciucare il centrocampo milanista dove Kessie da solo non poteva reggere, Bennacer non gli reggeva il lavoro e la terza linea ha faticato nonostante i superbi Tomori e Kjaer, pagando due volte. Maligno il risultato ma non c'è molto da dire sulla supremazia agonistica e tecnica del Liverpool, specie nelle giocate di Salah e il lavoro di Robertson e Henderson. Non così la serata dell'Inter che va a nanna con la rabbia di avere perso una partita da vincere, troppe le situazioni nelle quali Lautaro e Dzeko avrebbero potuto regalare la vittoria ma Courtois ha tolto dalla porta anche le ragnatele, risultando il migliore della banda Ancelotti molto irritato per il football lento dei suoi, senza anima e senza idee. Risultati maligni, dunque, dopo il turno di avvio di champions che vanno in controtendenza con la cartella clinica del campionato, la Juventus è la sola ad avere vinto, nella partita più facile e comoda, ha perso la capolista Milan ma contro un avversario candidato al successo finale, il ko dell'Inter può lasciare scorie, il pareggio dell'Atalanta ha una lettura differente.

L'Europa è un teatro diverso e riserva sorprese, gli emiri del Paris Saint Germain non sono andati oltre il pari con il Bruges, gli indipendenti moldavi dello Sheriff hanno superato lo Shaktar di De Zerbi. La champions league è una giostra folle.

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