La Juventus, qualche giorno fa, ha deciso in via ufficiale di congelare i prossimi quattro mesi di stipendio per calciatori e dipendenti: "Juventus Football Club S.p.A. comunica, in ragione dell’emergenza sanitaria globale attualmente in corso che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva, di aver raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra in merito ai loro compensi per la restante parte della corrente stagione sportiva'', questa la nota dei bianconeri.
ll club di corso Galileo Ferraris ha poi precisato: "L’intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Nelle prossime settimane saranno perfezionati gli accordi individuali con i tesserati, come richiesto dalle normative vigenti. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020. Qualora le competizioni sportive della stagione in corso riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi sulla base della ripresa e dell’effettiva conclusione delle stesse. Juventus desidera ringraziare i calciatori e l’allenatore per il senso di responsabilità dimostrato in un frangente difficile per tutti''.
La situazione
Anche altri club di Serie A come l'Inter hanno dato il loro assenso a tagliarsi lo stipendio ma c'è ancora una distanza siderale tra l'associazione italiana calciatori nella figura di Damiano Tommasi che rappresenta i giocatori e la Lega Serie A che rappresenta invece gli interessi del club. La Lega, un po' come ha fatto la Juventus, chiede il congelamento di quattro mesi di stipendio mentre l'Assocalciatori chiede il congelamento di un solo mese in attesa dei prossimi decisivi sviluppi.
Dopodomani, venerdì 3 aprile, ci sarà una riunione d'urgenza della Lega Serie A dove all'ordine del giorno ci sarà anche l'ipotesi di addendum all'accordo collettivo con l'Aic. Si parlerà anche dei calendari per capire come e e se terminare la stagione quando e se il coronavirus lo permetterà. Secondo quanto riportal'Ansa il sindacato dei calciatori guidato ormai da anni dall'ex giocatore della Roma Damiano Tommasi non gradirebbe nemmeno l'idea di rinunciare alla messa in mora fino a luglio.
La situazione è delicata ma sembra che la riunione convocata in via straordinaria nella giornata di venerdì possa portare alla fumata bianca trovando così una soluzione che "accontenti" sia i club che i calciatori in questo momento particolare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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