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La Serie A ora torna in campo: ecco chi può ribaltare davvero tutto

Rombano i motori in Coppa Italia e in Serie A: questa sera riparte ufficialmente il calcio in Italia dopo oltre tre mesi di stop. Ecco come stanno le squadre

La Serie A ora torna in campo: ecco chi può ribaltare davvero tutto

Dopo 95 lunghissimi giorni di attesa il calcio italiano è finalmente pronto a tornare in campo dopo lo stop forzato per via della pandemia da coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Per la Serie A bisognerà ancora attendere qualche giorno ma questa sera all’Allianz Stadium andrà in scena la semifinale di ritorno di Coppa Italia Juventus-Milan, diretta dall'arbitro Daniele Orsato, che sancirà il ritorno ufficiale del pallone. Domani sera, invece, Napoli-Inter, che sarà arbitrata da Gianluca Rocchi, decreterà la seconda finalista della coppa nazionale con l’atto finale che si disputerà il 17 giugno: all'andata vinsero 1-0 gli azzurri con gol di Fabian Ruiz.

Sabato 20 e domenica 21 giugno si disputeranno i quattro recuperi della 25esima giornata, mentre a già a partire da lunedì 22 si riprenderà ufficialmente con la 27esima giornata di Serie A che si concluderà il 2 agosto in una lunga tirata lunga 12 giornate compresse in soli 42 giorni.

La lotta scudetto

La Juventus di Maurizio Sarri occupa il primo posto della classifica a quota 63 punti con un solo punto di vantaggio sulla Lazio di Simone Inzaghi, la squadra rivelazione di questo 2019-2020. I biancocelesti hanno vinto lo scontro diretto disputato all’Olimpico nel mese di dicembre per 3-1 e credono fortemente alla possibilità di vincere lo scudetto a distanza di vent’anni dall’ultima volta. La Juventus ha comunque il favore dei pronostici per la profondità della rosa e per l’attitudine alla vittoria. Terzo incomodo potrebbe essere l’Inter di Antonio Conte, attualmente a nove punti dalla vetta, che se dovesse vincere il recupero di campionato contro la Sampdoria di Claudio Ranieri si porterebbe a meno sei dalla Vecchia Signora.

La condizione fisica delle squadre e il calendario

JUVENTUS

La capolista in Serie A si prepara al tour de force che culminerà nel mese di agosto con la Champions League, dove i bianconeri dovranno ribaltare il match degli ottavi di finale contro il Lione. Prima, però, ci sarà da pensare al campionato con Sarri che potrà contare sull’intera rosa a sua disposizione e sulla voglia matta di CR7 e Paulo Dybala di continuare a stupire come fatto prima della sosta forzata.

La Juventus dovrà però fare i conti con alcuni casi spinosi come Gonzalo Higuain, Adrien Rabiot e Miralem Pjanic, tutti e tre sul piede di partenza con il regista bosniaco che è finito ormai da settimane nel mirino del Barcellona. La condizione fisica della squadra, però, sembra ottimale fatta eccezione per il Pipita e per il capitano Giorgio Chiellini che dovranno saltare la Coppa Italia salvo poi essere a disposizione per Sarri che dovrà contare su tutti per cercare di respingere gli assalti della Lazio e del terzo incomodo: l’Inter di Antonio Conte.

I numeri della Juventus sono da record in casa con 12 vittorie e un solo pareggio, mentre fuori casa stenta un po’ di più con otto vittorie, due pareggi e ben tre sconfitte. 50 i gol realizzati e terzo miglior attacco del campionato, 24 quelli subiti e seconda miglior difesa del torneo.

Il calendario dei bianconeri presenta diverse insidie: si partirà lunedì 22 giugno in casa del Bologna di Sinisa Mihajlovic per poi continuare il 26 giugno in casa contro il Lecce di Fabio Liverani che si sta giocando la salvezza. Il 30 giugno i bianconeri giocheranno contro il Genoa a Marassi e quattro giorni dopo ci sarà il derby contro il Torino di Moreno Longo. A seguire il big match contro il Milan a San Siro e quello cassalingo contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.

La trasferta di Sassuolo al 15 luglio sarà l’antipasto del big match contro la Lazio di Simone Inzaghi che si disputerà lunedì 20 luglio. A chiudere questa lunga e tortuosa stagione per i bianconeri le sfide contro Udinese, alla Dacia Arena, quella casalinga contro la Sampdoria, quella contro il Cagliari di Walter Zenga e infine la sfida casalinga contro la Roma di Fonseca.

Scontri diretti: in vantaggio con l’Inter, al momento in svantaggio con la Lazio (con il ritorno ancora da disputare)

LAZIO

La squadra di Simone Inzaghi è stata la più continua di tutte e forse quella che insieme all’Atalanta ha fatto vedere le cose migliori dal punto di vista del gioco e di identità. Il ruolino di marcia in casa è stato davvero devastante con undici vittorie e tre pareggi in 14 gare disputate. Otto vittorie, due pareggi e due sconfitte fuori casa per una squadra capace di segnare 60 reti, 10 in meno dell’Atalanta, ma dieci in più della Juventus e di incassare solo 23 gol, miglior difesa della Serie A in solitaria.

Simone Inzaghi e Claudio Lotito hanno tenuto tutti sulla corda in questi tre mesi di stop con i giocatori che stanno mordendo il freno in vista del ritorno in campo. L’allenatore biancoceleste potrà contare su tutta la rosa a sua disposizione con il capitano Senad Lulic che ha di fatto recuperato dall’infortunio subito alla caviglia prima dello stop e che l’avrebbe di fatto costretto a chiudere la stagione anzitempo in condizioni “normali”.

Sergej Milinkovic-Savic è di fatto completamente recuperato dopo il piccolo problema fisico avvertito in allenamento qualche giorno fa ma quello che più di tutti scalpita è di certo Ciro Immobile capocannoniere del campionato con 27 centri in 26 giornate, con il record di Higuain nel mirino ma soprattutto con la voglia di vincere per la prima volta in carriera uno scudetto.

Il calendario dei biancocelesti non sarà semplice dato che apriranno le danze il 24 giugno contro l’Atalanta di Gasperini, a domicilio, mentre tre giorni dopo ospiterà la Fiorentina di Giuseppe Iachini. Il 30 giugno la squadra di Inzaghi andrà a giocare in casa del Torino mentre il 4 luglio l’ex Stefano Pioli tornerà all’Olimpico con il suo Milan pronto a dare battaglia.

La trasferta di Lecce, la sfida casalinga contro il Sassuolo e la trasferta di Udine dovrebbero essere tre gare “comode” ma solo sulla carta e di preparazione al big match del 20 luglio contro la Juventus, all’Allianz Stadium. Lazio-Cagliari, Verona-Lazio, la sfida casalinga contro il Brescia e la trasferta di Napoli chiuderanno poi di fatto la stagione per i ragazzi terribili di Inzaghi che sperano di scucire dal petto lo scudetto ai bianconeri.

Scontri diretti: in vantaggio, per ora, sulla Juventus in parità con l’Inter (a pari punti varrà la differenza reti)

INTER

L’Inter di Antonio Conte chiuse nel peggiore dei modi con la bruciante sconfitta per 2-0 subita contro la Juventus di Maurizio Sarri. I nerazzurri hanno però lavorato intensamente in queste settimane di lockdown e sono pronti a dare battaglia fino al finale di stagione con il tecnico salentino che ha tenuto tutti sulla corda in queste difficili settimane. I calciatori della rosa nerazzurra stanno di fatto tutti bene con Romelu Lukaku e Lautaro Martinez che vogliono continuare a trascinare la squadra come fatto nei primi sei mesi stagione.

La coppia d’oro ha realizzato 39 reti in due: 23 il belga e 16 l’argentino che dovrà dimostrare tranquillità dato che i rumors di mercato lo vorrebbero al Barcellona al fianco di Lionel Messi nella prossima stagione. Conte ha stressato molto i suoi giocatori dato che di fatto questa è stata una condizione anomala per tutti e si è dovuto ripartire da zero anche nella preparazione. L’Inter si augura dunque di fare come a inizio stagione con una partenza fulminea per recuperare il terreno perso nei confronti di Juventus e Lazio. La squadra ritroverà un Brozovic tirato a lucido, un Sensi finalmente senza acciacchi, si spera, e un Christian Eriksen in più nel motore: sarà il danese la variabile impazzita, sulla trequarti o da interno di centrocampo, per cercare di sparigliare le carte per una rimonta difficile ma possibile in campionato.

L’Inter ha un ruolino di marcia migliore in trasferta ma senza pubblico il fattore campo sarà di fatto annullato. Nove vittorie, due pareggi e due sconfitte lontani dal Meazza per i nerazzurri che in casa hanno vinto sette partite, pareggiate quattro e perso solo una volta contro la Juventus. 24 reti subite come la squadra di Sarri e seconda migliore difesa del torneo, con il quarto miglior attacco della Serie A con 49 gol realizzati ma con una partita in meno rispetto alle avversarie.

Il calendario dell’Inter sarà quello più intenso a partire dalla Coppa Italia con la semifinale di ritorno contro il Napoli di Gennaro Gattuso il 13 giugno. In caso di vittoria, solo quattro giorni dopo, ci sarà l’atto finale della coppa nazionale.

Per quanto riguarda il campionato la rimonta nerazzurra è possibile dato che il calendario è più agevole sulla carta rispetto agli avversari. Il 21 giugno ci sarà il recupero di campionato contro la Sampdoria mentre tre giorni dopo altra partita casalinga contro il Sassuolo. Il 28 ci sarà la trasferta di Parma mentre nelle due giornate successive ecco altre due sfide agevoli con le partite casalinghe contro Brescia e Bologna.

Le trasferte di Verona e Ferrara saranno intervallate da Inter-Torino, mentre il primo big match sarà il 19 luglio contro la Roma di Fonseca all’Olimpico. Inter-Fiorentina e la trasferta di Genova contro il Genoa saranno il preludio alle ultime due sfide di fuoco contro il Napoli di Gattuso, al Meazza e contro l’Atalanta di Gasperini a chiudere la stagione al Gewiss Stadium.

Scontri diretti: in svantaggio con la Juventus, a pari con la Lazio (a pari punti varrà lo scontro diretto)

MILAN

Il Milan di Stefano Pioli occupa attualmente il settimo poto a quota 36 punti con numeri davvero pessimi per un club glorioso come quello di rossonero. 4 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte in casa, sei vittorie, un pareggio e sei sconfitte lontani dal Meazza con soli 28 gol realizzati e ben 34 subiti. L’addio anzitempo di Zvonimir Boban ha lasciato il segno mentre la posizione di Paolo Maldini è sempre più in bilico. L’obiettivo dei rossoneri è quello di centrare quantomeno la qualificazione in Europa League o vincendo la Coppa Italia o qualificandosi al sesto posto della classifica, evitando il settimo posto che vuol dire preliminare di Europa League.

La condizione fisica della squadra è discreto con i soli Duarte e Ibrahimovic ai box. Lo svedese rappresenta il grosso punto interrogativo sia per il presente, date le sue incerte condizioni fisiche a quasi 39 anni, che per il futuro dato che difficilmente resterà in rossonero al pari di Giacomo Bonaventura che dopo tanti anni in rossonero si libererà a parametro zero. La voglia di Rafael Leao e di Ante Rebic dovrà trascinare il Milan verso traguardi importanti con lo zoccolo duro composto da Donnarumma, Romagnoli, Theo Hernandez e Ismail Bennacer che dovranno dare continuità in termine di rendimento e di risultati.

Il Milan è a 12 punti dall’Atalanta quarta, 9 dalla Roma quinta e il calendario non è poi così agevole dato che alla ripresa, dopo la Coppa Italia, dovrà affrontare in sequenza e in trasferta Lecce e Spal, due squadre che si stanno giocando la salvezza. In mezzo a queste due sfide quella del Meazza contro la Roma, mentre il 4 luglio i rossoneri affronteranno la famelica Lazio di Simone Inzaghi, il 4 luglio, all’Olimpico.

Milan-Juventus e Napoli-Milan diranno qualcosa di più sulle reali ambizioni del Diavolo che avrà poi un finale di stagione più morbido con due sfide interne consecutive contro Parma e Bologna prima della trasferta di Sassuolo. Milan-Atalanta, la trasferta di Genova contro la Sampdoria e quella interna contro il Cagliari chiuderanno di fatto la tormentata stagione 2019-2020 per i rossoneri che sperano di terminare con un piccolo sorriso.

ATALANTA, ROMA E NAPOLI

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini si giocherà la Champions League con Roma e Napoli a inseguire. I nerazzurri hanno un vantaggio da amministrare nei confronti delle avversarie e se vinceranno il recupero di campionato contro il Sassuolo le lunghezze di distanza saranno sei sui giallorossi e ben 12 sugli azzurri. Il calendario per l’Atalanta, però, non sarà affatto facile dato che dovrà ancora affrontare Lazio, Juventus, Napoli, Inter e Milan. Inoltre la Dea oltre a vantare il miglior attacco della Serie A con 70 reti al suo attivo è in vantaggio nei confronti diretti con la Roma e per ora in parità con il Napoli in attesa di giocare il match di ritorno. Per giallorossi e partenopei non sarà affatto facile recuperare il terreno perso nei confronti dei nerazzurri che dovranno però conservare un po’ le forze in vista del mese di agosto dove la Dea si è qualificata per i quarti di finale di Champions League.

Le rivelazioni

Da tenere d’occhio però ci sono squadre rivelazioni come l’Hellas Verona di Ivan Juric, il Parma di Roberto D’Aversa e il Bologna di Sinisa Mihajlovic che sono molto vicini al sesto posto occupato dal Napoli. Clivensi e ducali hanno dimostrato idee di gioco con due allenatori che hanno stupito con delle rose di certo inferiori alle avversarie. Attenzione anche ai felsinei allenati dal combattente serbo e anche al Cagliari di Walter Zenga e al Sassuolo di Roberto De Zerbi che hanno 32 punti in classifica.

La lotta per non retrocedere

Brescia e Spal sembrano al momento spacciate dato che occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto della classifica con 16 e 18 punti. Il Lecce di Liverani è a quota 25 punti come il Genoa di Davide Nicola. Implicate nella lotta per non retrocedere anche la Sampdoria di Ranieri che ha solo 26 punti, Torino e Udinese con 27 e 28 punti, nel limbo la Fiorentina a quota 30 punti che ha ambizioni più grandi della lotta salvezza ma che per ora ha parecchio faticato in campionato.

Le linee guida per ripartire

La Figc ha diffuso le linee guida per le partite a porte chiuse in vista della ripresa del campionato. Dallo stadio, agli spogliatoi, passando per le interviste e i requisiti igienico-sanitari, si dovrà rispettare un severissimo protocollo.

Le regole all’interno dello stadio

Nell'impianto di gioco saranno ammesse massimo 300 persone e non ci potrà essere nessun contatto con gli arbitri prima dell'inizio e durante la gara sarà vietato avvicinarsi a meno di un metro e mezzo dal direttore di gara. Saranno anche vietate le strette di mano e addio alle mascotte. L’arrivo della squadra allo stadio sarà effettuato con diversi autobus e mezzi di trasporto per aumentare la distanza di sicurezza o utilizzo mascherine facciali. Squadre e arbitri arriveranno a orari diversi e chi non farà parte del gruppo squadra verrà controllato all'ingresso con rilevazione della temperatura e saturimetro, oltre alla produzione di una certificazione che accerti di non avere manifestato sintomi Covid-19 nei 14 giorni precedenti.

Tra squadre dovrà avvenire la misura delle temperatura corporea e sarà importante l’utilizzo di disinfettanti, alimenti preparati e già confezionati, bottigliette d'acqua personalizzate ed è raccomandata la doccia singola o meglio a casa o in hotel.

Gli spogliatoi e il cerimoniale di gara

Bisognerà utilizzare più stanze possibilmente adiacenti in modo da separare i titolari dalle riserve e non saranno permesse le riprese televisive negli spogliatoi come avveniva fino al mese di febbraio. Quando i giocatori usciranno dagli spogliatoi avverrà la sanificazione. Stesso discorso per gli arbitri: solo loro potranno accedere nei loro stanzini con kit e distinte che saranno posizionate fuori dalla porta.

Le squadre entreranno in campo con apposite modalità di schieramento, congiunto ma con distanziamento. Saranno ovviamente vietate le strette di mano di rito tra avversari ed arbitri, niente foto di squadra e bambini che accompagneranno i calciatori all’ingresso del terreno di gioco.

Le interviste

In caso di interviste mini flash a fine primo tempo o super flash a fine gara si dovranno rispettare le distanze tra giornalista e calciatore di almeno 1,5 metri e realizzare con microfono boom. La zona mista resterà chiusa mentre la conferenza stampa di fine gara avverrà in modello stile Formula Uno con domande via Skype-Whatsapp pre-inviate e distribuite in tv o via streaming.

Il ritorno dei tifosi allo stadio

"È un auspicio, me lo auguro di cuore. Sto seguendo l'andamento della disponibilità all'interno dei teatri e delle arene per le manifestazioni culturali. È impensabile che, con tutte le precauzioni, in uno stadio da 60 o 80 mila posti, non ci possa essere una percentuale minima di persone. Mi auguro che anche così arrivi un segnale di speranza per il Paese, che ricompenserebbe tanti appassionati di calcio", questo il commento di Gabriele Gravina che ha così affermato come voglia riportare i tifosi gradualmente e in totale sicurezza allo stadio. Ovviamente serviranno delle misure adeguate con una capienza ridotta di circa il 25% del totale con tanto di distanze di sicurezza da dover rispettare. Un'altra ipotesi prevede di riaprire solo agli abbonati, distribuendoli nei vari settori in modo da non superare il 25% della capienza, fermo restando che in entrambi i casi permarrebbe il divieto di abbracciarsi.

La situazione degli arbitri

Fortunatamente i 21 arbitri di Serie A sono tutti risultati negativi ai test sul coronavirus effettuati nei giorni scorsi. Con loro anche i quattro Var Pro Banti, Di Paolo, Mazzoleni, Nasca . Per loro vale lo stesso protocollo imposto ai calciatori: doppio tampone due/tre giorni prima del ritiro, poi ogni quattro giorni, in modo che il gruppo resti sempre controllato.

Gli arbitri dovranno viaggiare il più possibile da soli con auto propria e anche in caso di distanze notevoli. "I viaggi saranno gestiti in modo da ridurre il rischio ma questo non cambia la priorità, che è scegliere l'arbitro giusto per la partita giusta anche se deve viaggiare e pernottare", le parole del designatore arbitrale Nicola Rizzoli a Sportmediaset.

Linea dura

Il protocollo sarà molto rigido e chi non lo rispetterà subirà gravi conseguenze: non si potrà dunque sgarrare. “Per chi sgarra multe, penalizzazione o esclusione, se altera il risultato sportivo. Presto confronto con Speranza e Spadafora per allentare quarantena”, il commento di Gabriele Gravina a margine del Consiglio Federale che ha sancito come in caso di nuovo stop del campionato si procederà con playoff e con algoritmo: “Partiamo il 20, dopo il primo trofeo post Covid che è la Coppa Italia, con l’obiettivo di chiudere il campionato: sappiamo che ci possono essere dei rischi. Se entro il 10-15 luglio dovesse intervenire un blocco momentaneo del campionato, si ricorrerà a un format diverso: playoff /playout o algoritmo”.

La nuove regola

Si è molto dibattuto sul tema “cinque sostituzioni” ma anche in Serie A si potranno effettuare fino a un massimo di cinque cambi a partite fino al termine di questa tormentata stagione sportiva. La Figc ha annunciato che "il Consiglio Federale ha deliberato di consentire l'effettuazione di un numero massimo di cinque sostituzioni per ciascuna squadra nelle gare delle competizioni programmate fino al termine della stagione 2019/2020".

Nuova sede e format della Champions?

Il 17 giugno sarà una data importante dato che l’Esecutivo dell’Uefa si riunirà per prendere importanti decisioni per concludere Champions ed Europa League. In quella data sarà anche ufficialmente svelato il format e il luogo in cui ci concluderanno le coppe. Sulla formula della final eight non c’è alcuna certezza ma pare che ci si sposterà da Istanbul, luogo inizialmente designato per la finale, in casa di Cristiano Ronaldo in Portogallo, a Lisbona anche se le candidature di Berlino e Francoforte restano in piedi.

Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo As dopo i quattro ottavi di finale rimanenti ci si sposterà tutti a Lisbona per quarti, semifinale e finale in gara secca, con ultimo l'ultimo atto il 23 agosto allo Stadio "Da Luz", casa del Benfica.Una grande novità potrebbe essere anche la presenza sugli spalti del pubblico ma ancora non ci ono ufficialità in merito e la data del 17 sarà risolutoria in merito.

La situazione delle italiane in Europa

L’unica ad essersi qualificata ai quarti di finale prima del lockdown è stata l’Atalanta di Gasperini che ha fatto lo scalpo al Valencia nell’avvelenato match degli ottavi di finale per cui il tecnico degli orobici è stato aspramente criticato dalla Spagna in questi ultimi giorni. Napoli e Juventus, invece, dovranno ancora giocare il match di ritorno contro il Barcellona di Lionel Messi (al San Paolo finì 1-1) e contro il Lione di Rudi Garcia (all’andata finì 1-0 per i francesi).

Il compito non sarà facile per gli azzurri ma un Camp Nou senza pubblico è un’occasione da non farsi sfuggire, più agevole sulla carta il compito dei bianconeri che avranno la chance di ribaltare i transalpini che arriveranno ad agosto senza aver giocato una partita in quanto la Ligue 1 è stata definitivamente sospesa con il titolo assegnato al Psg.

In Europa League, invece, Inter e Roma non hanno potuto giocare i loro match contro Getafe e Siviglia: entrambe dovranno dunque disputare ancora l’andata degli ottavi di finale ma potrebbero anche giocare in gara secca per snellire i tempi. Ma per questo bisognerà aspettare l’Uefa che deciderà come, quando e dove giocare. La finale di Europa League, in teoria, si sarebbe dovuta giocare a Danzica ma in questi ultimi giorni sta prendendo corpo una candidatura tedesca a quattro dato che si potrebbe giocare in una stessa regione tra Colonia, Düsseldorf, Duisburg e Gelsenkirchen.

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