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Serve un tris per crederci. Inter a caccia del Milan e del miracolo Champions

La terza vittoria di fila darebbe fiducia anche contro lo Shakhtar. Ma quel ko col Bologna...

Serve un tris per crederci. Inter a caccia del Milan e del miracolo Champions

Due vittorie pesanti, e una settimana dopo il mondo sembra sorridere all'Inter. Da seconda in classifica, per quanto ancora a -5 dal Milan capolista, e col miglior attacco del campionato (23 gol in 9 partite), stasera la squadra di Conte cerca a San Siro contro il Bologna (ore 20,45) il tris consecutivo, per poter preparare in serenità l'ultima sfida del girone di Champions, a questo punto la più importante. Vincere mercoledì contro lo Shakhtar non sarebbe garanzia di qualificazione, ma è l'unica cosa che rimane da fare, per non sommare rimpianti a rimpianti. E mentre in Germania (editoriale sulla Bild) c'è già chi spinge per un equo pareggio tra Borussia e Real Madrid per eliminare i nerazzurri (noi lo chiameremmo biscotto, ma è nelle abitudini consolidate dello sport), Antonio Conte mostra il petto per la reazione della squadra: «Siamo stati bravi a tapparci le orecchie e a fare del nostro meglio». Tornato a correre, Conte non vuole fermarsi. «Il Bologna è squadra forte e ha avuto una settimana per preparare questa partita. Non sarà semplice, ma noi vogliamo continuare il nostro percorso».

L'ultimo incrocio con Mihajlovic evoca cattivi ricordi ai nerazzurri: ko casalingo, nonostante un gol di vantaggio e un uomo in più («una sconfitta incredibile, dopo una partita dominata»). Poco conta che quest'anno a San Siro, l'Inter abbia vinto solo 2 volte su 4, e sempre soffrendo: senza pubblico, sono solo statistiche. Le stesse per le quali Mihajlovic ha sconfitto l'Inter 2 volte su 3 da quando allena il Bologna e per le quali dopo i successi con Sampdoria e Crotone, anche per i rossoblu, la sfida di stasera può valere il tris di vittorie consecutive. La vigilia di Mihajlovic, peraltro, sembra più da caccia alla talpa («se scopro chi racconta le nostre cose ai giornalisti lo attacco al muro e lo faccio smettere di giocare») che non da caccia all'Inter, ma come sempre, le sue parole fanno parte del personaggio che si è costruito («Lukaku non si può fermare, io forse avrei potuto farlo solo su un ring di pugilato»).

Per il tris, Conte cambia mezza squadra rispetto a Moenchengladbach: tornano Hakimi e Perisic sulle fasce, Vidal sostituisce Barella, Sanchez prende il posto di Martinez e forse in difesa c'è Ranocchia per De Vrij. «Abbiamo giocato 4 partite in 11 giorni, stavolta abbiamo avuto un giorno in più per riposare, ma gli impegni si sommano e la stanchezza aumenta.

Speriamo di andare avanti ancora a lungo».

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