Calcio

Sfida fra deluse. Ma solo Inzaghi ha le spalle al muro

Tutti ai piedi del Toro. Porto e Inter male in campionato. Il tecnico: "È la partita clou"

Sfida fra deluse. Ma solo Inzaghi ha le spalle al muro

Lautaro, e chi sennò? Il Toro apparentemente è la certezza. Ha già segnato a Madrid, a Liverpool e a Barcellona, lo scorso 12 ottobre. Eppure il suo bilancio da Champions è tremendamente in rosso, perché i 3 gol segnati in 3 trasferte di prestigio sono anche gli unici delle sue ultime 22 partite nella Coppa regina del calcio europeo. Una miseria per un campione del mondo, però stasera Oporto (dove l'Inter non ha mai vinto) vale Barcellona, lo stadio Dragao vale il Camp Nou e allora Lautaro può esaltarsi. Segnasse di nuovo, per l'Inter sarebbe un po' più semplice scampare alle trappole con cui l'ex amico Conceicao ha preparato la partita, che vale tanto a Milano, ma non di meno a Oporto, visto che anche lì, il titolo nazionale è già di fatto assegnato, e al Benfica, che i quarti di Champions li ha centrati la scorsa settimana, proprio come il Milan. Non bastasse tutto il resto, Porto-Inter è insomma anche sfida fra delusi in cerca di riscatto, nonostante sia Inzaghi l'unico veramente spalle al muro: solo la qualificazione bloccherà il countdown.

E poi ci sono i soldi, tanti. L'Uefa dà 10,6 milioni in premio a chi passa il turno e l'incasso del quarto di finale può valere anche più di 9 milioni (contro il Tottenham, il Milan ha venduto 74mila biglietti a 122 euro di media, pare folle ma è realtà), 20 milioni che farebbero comodo a tutti e di più all'Inter, stretta fra obblighi e necessità finanziarie. Anche il prossimo sarà un mercato di sacrifici e fantasia e questo ricavo non preventivato può evitare una cessione o consentire un acquisto, a patto di non continuare a sbagliarli. A proposito: s'è fermato Gosens, stiramento al polpaccio, proprio adesso che sembrava entrato in condizione. Vero è che se può piovere, pioverà certamente.

Inzaghi ha reclutato anche Skriniar, buono per la panchina dopo 2 settimane di stop, e ha la squadra sostanzialmente fatta, con Calhanoglu pilota e Brozovic in panchina. L'unico dubbio è l'attacco, dove Dzeko è come sempre favorito su Lukaku, anche se col Porto che giocherà tanto il pallone e non starà ad aspettare, forse Big Rom potrebbe avere gli spazi che il gioco dell'Inter da solo non riesce a dargli.

Inzaghi ci penserà a lungo.

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