"Siamo la Juventus, non possiamo perdere così". Allegri è il responsabile della debacle

Dopo la sconfitta contro il Sassuolo la Juventus dista 13 punti dalla vetta della classifica. La sfida di San Siro aveva già fatto suonare un campanello d'allarme in casa bianconera ed è per questo che Allegri sale di diritto sul banco degli imputati

"Siamo la Juventus, non possiamo perdere così". Allegri è il responsabile della debacle

Le risate di Massimiliano Allegri al termine di Inter-Juventus erano sembrate a tratti eccessive per la prestazione della sua squadra riuscita ad agguntare il pareggio solo per un'ingenuità di Denzel Dumfries. Che la sfida di San Siro fosse un campanello d'allarme si era capito a chiare lettere con il tecnico toscano che aveva detto: "Dobbiamo vincere contro il Sassuolo, speriamo di segnare...è da La Spezia che non segniamo più di un gol". Juventus-Sassuolo è terminata con il punteggio di 1-2 e dopo 10 giornate la Vecchia Signora è distante ben 13 punti dalla vetta: questa squadra sta facendo peggio di quanto fatto da quella di Andrea Pirlo nell'ultima stagione ed è per questa ragione che è proprio Allegri l'uomo in meno di questa settimana.

Max furioso

Al termine della partita persa al 95' contro il Sassuolo, Allegri si è presentato davanti alle telecamere furente per una sconfitta bruciante: "Paradossalmente siamo stati ordinati fino al pareggio, poi abbiamo perso completamente ordine. Quel gol non andava assolutamente preso, serviva più lucidità. Le occasioni per far gol le abbiamo anche avute, ma quello che non deve capitare è la gestione sbagliata degli ultimi minuti. L'inerzia era dalla nostra, ma siamo diventati nevrotici e abbiamo fatto troppe giocate individuali. Siamo la Juventus e non possiamo perdere una partita così".

Allegri mastica amaro dato che la partita contro il Sassuolo non si doveva perdere: "Era una partita almeno da non perdere, soprattutto in casa. Dobbiamo essere realisti, bisogna giocare in un altro modo, perché abbiamo perso due volte in casa. Una volta può essere un caso, due no. Dobbiamo lavorare sugli errori, sulla gestione dei momenti, non è questo il momento di parlare di obiettivi. Il campionato è lungo e dobbiamo migliorare. Stanchezza? È più una questione mentale, non dobbiamo avere fretta. Abbiamo subito meno domenica a Milano quando eravamo sotto, siamo stati più ordinati e tranquilli nel giocare la palla".

Ora la classifica piange dato che il Milan è primo con 28 punti, segue il Napoli a quota 25 (che giocherà questa sera contro il Bologna), Inter 21, Roma 19, Atalanta 18, Lazio 15, Fiorentina e Juventus 15. Quattro punti dalla zona Champions, sei dall'Inter terza, -13 dai rossoneri e potenzialmente a meno 13 anche dagli azzurri.

Mancano ancora 28 giornate e c'è il tempo per recuperare e risollevarsi ma finora la mano di Allegri non si è vista in questa sua seconda esperienza alla Juventus e come spesso capita in queste occasioni è proprio il mister ad essere considerato "colpevole".

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