Da Siena e Novara solo smentite, ma l’Albinoleffe: «Ci fecero vincere»

Da Siena e Novara solo smentite, ma l’Albinoleffe: «Ci fecero vincere»

«Antonio Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio». Così il centrocampista Filippo Carobbio, oggi allo Spezia, tira in ballo con la procura federale l’allenatore della Juve per la presunta combine in Novara-Siena 2-2 della scorsa stagione, in serie B. Gli 007 della Figc, per far luce sulla segnalazione, hanno sentito una quindicina di protagonisti di quell’incontro. I senesi e i novaresi escludono il pareggio concordato. Qualche riscontro arriva dall’altra partita citata da Carobbio, l’ultimo match della stagione con l’Albinoleffe. Dei bergamaschi qualcuno ammette l’accordo, ma nessuno oltre a Carobbio coinvolge la società toscana.
Come detto, senesi ed ex senesi professano la propria innocenza: nessuna combine per il ds Giorgio Perinetti, per il suo collaboratore Daniele Faggiano (che ricorda: «Conte voleva arrivare davanti all’Atalanta che l’aveva esonerato l’anno prima»), per il vice di Conte, ora con lui alla Juve, Christian Stellini, per Daniele Ficagna e Claudio Terzi, passando per l’ex portiere Nando Coppola e per il difensore Roberto Vitiello. Quest’ultimo, accusato di aver «contattato» il novarese Drascek, su Conte taglia corto («Il mister voleva vincere sempre»), e sul suo coinvolgimento ipotizza che Carobbio «visti i suoi trascorsi (con le scommesse, ndr) abbia mal interpretato il mio incontro con Drascek». Dal fronte novarese arrivano solo smentite: negano accordi Mavillo Gheller, il portiere Alberto Fontana e l’attaccante Cristian Bertani. E anche Drascek, pur ammettendo l’incontro nel ritiro del Siena con l’ex compagno Vitiello, esclude che il pareggio fosse deciso. Note più dolenti dai verbali dei calciatori dell’Albinoleffe, che col Siena all’ultima giornata si giocava la salvezza (e vinse, 1-0). Il viceallenatore dei bergamaschi, Mirco Poloni, ammette che la sera prima lui, Passoni, Sala e Garlini incontrarono Carobbio, Terzi e Coppola, e i giocatori, mentre lui «ascoltava» si sarebbero messi d’accordo per far vincere l’Albino.

Di «gara concordata» parla anche Dario Passoni, che però esclude che l’accordo fosse noto alle società, e se Luigi Sala conferma l’incontro e dice che Carobbio disse «siamo già promossi, non giocheremo alla morte», Ruben Garlini nega la combine, smentisce i compagni dicendo di non essere andato all’incontro, ma ammette che dopo la gara d’andata Carobbio «mi disse che al ritorno avremmo visto come saremmo stati messi in classifica».

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