
Dall'essere un quiz televisivo degli anni '90 all'essere diventato uno dei problemi della Juventus.
Forse, a ben vedere, il principale problema: il gioco dei nove con cui ha a che fare Igor Tudor non è infatti ancora stato risolto. E dopo sei giornate di campionato, non è cosa da poco: persino Del Piero che quando parla del suo vecchio amore usa sempre tutti i distinguo possibili si è detto stupito di come la Signora non abbia ancora identificato il proprio centravanti titolare e, insomma, alla ripresa del campionato sarà interessante vedere quale sarà la scelta del tecnico croato. Il quale potrebbe insistere su David, come già accaduto contro il Milan senza riceverne in cambio chissà quali risposte, oppure ricominciare con il valzer del gioca chi sta meglio' privilegiando uno tra Vlahovic e Openda.
Nel frattempo contano i numeri e conta il fatto che nessuno dei tre attaccanti si è finora espresso secondo il proprio potenziale: chi ha fatto meglio è stato senza dubbio Vlahovic, il quale ha però ben impressionato quando è arrivato dalla panchina (quattro reti, equamente suddivise tra serie A e Champions, dove ha segnato l'ultimo gol datato 16 settembre contro il Borussia Dortmund) inceppandosi però quando gli è stata concessa la possibilità di scendere in campo dal primo minuto.
Impossibile poi dimenticare che il serbo andrà in scadenza il prossimo giugno e che tuttora non paiono esserci margini per un prolungamento del contratto (da un milione di euro al mese) che soddisfi entrambe le parti: ci si sopporta a vicenda provando a trarre il meglio da una convivenza forzata che potrebbe anche interrompersi a gennaio, questo è il quadro.
Quanto a suoi due colleghi centravanti, David (corteggiato a lungo e arrivato a Torino a parametro zero) è fermo alla rete nel debutto in campionato contro il Parma dello scorso 24 agosto, mentre Openda tesserato il 1 settembre per una cifra superiore a 40 milioni, dopo l'infinita telenovela legata al possibile ritorno di Kolo Muani non è ancora riuscito a battere il portiere avversario.
Di più, il belga non segna un gol dall'11 aprile scorso, ovvero da Wolfsburg-Lipsia 2-3: poi, lo zero assoluto sia nelle
rimanenti gare disputate ancora con la società tedesca e sia con la nazionale. Per uno che di mestiere fa l'attaccante, un periodaccio senza se e senza ma.A Como, domenica prossima all'ora di pranzo, chissà a chi toccherà.