Silenzi, accuse e polemiche: tutti giocano per la Juve

Silenzi, accuse e polemiche: tutti giocano per la Juve

La Juve fa trend: pareggia lei, pareggiano le altre. Strilla contro qualcuno, o qualcosa, e l'Inter non perde occasione per imitarla. Nonostante Moratti e Stramax spesso ci abbiano fatto sapere che l'Inter non è la Juve. Però...sia mai che così si vinca lo scudetto. La Juve fa silenzio e l'Inter fa un mezzo silenzio (Moratti no, gli altri sì). Di recente ci ha provato anche il Napoli, ma per Mazzarri il silenzio è una punizione. Contrordine: la Juve frena ma non trema. Le altre fremono ma non tramano. La Juve ha rischiato, per una notte, di rovinarsi il campionato, ma le è bastato mettersi in poltrona e aspettare. Ieri l'Inter ha pareggiato eppoi strepitato. Sarebbe meglio vincere di più e strepitare di meno. Ma questo nel calcio nostro è un comandamento da zucche dure.

L'Inter si perde sempre nell'inseguire il passato: prima i fasti herreriani, ora le malefatte di calciopoli. L'arbitro sbaglia e il discorso torna. La Juve nei suoi pensieri: ma poi i risultati sgonfiano l'attesa e tutto sbraca nello sbraito facile. L'Inter non sa pensare ad altro. Sulla lingua di Moratti tornano i riferimenti alle situazioni del passato. Anche ieri ci ha rifilato il solito malinconico mal pensiero. Naturalmente con parole eleganti. E negando un disegno, ma segnalando un'incapacità.
La Juve ringrazia e se ne va. Sfrutta gli errori arbitrali che troppo spesso, dicono i cattivi pensieri, pendono dalla sua parte. Ma poi sa farne tesoro. Mai che gli altri vadano a rovinarle la festa. L'Inter ci ha provato e si è subito seduta. Colpa degli arbitri, ha intonato Moratti. Qualche errore c'è stato (anche a favore dei nerazzurri), ieri meno di altre volte. Ma l'Inter ha avuto l'occasione calcistica per avvicinare la Juve e non ce l'ha fatta. Poteva segnare in tanti modi ed ha fallito. Che dire? Juve più fortunata? Più agevolata? Per ora più forte, anche per demerito altrui.

Oggi pure l'orizzonte Champions si fa meno ombroso. Il Chelsea sembra diventata una squadra italiana: non ti puoi fidare mai. Ma il campionato inglese sta nettamente meglio: ti regala il brivido, l'emozione e la speranza che tutto cambi. In una sola parola: diverte. Chelsea e Manchester United cadono nei passi falsi e subito il Manchester City ne approfitta, dopo aver rischiato il limbo. Da qui alla fine chissà quanti altri stravolgimenti, occasioni e cambi di faccia. Da noi la solita miseria: sbaglia la Juve, sbagliano le altre. L'Inter accorcia sulla Signora, ma restituisce subito il maltolto. Eppoi tutti contro gli arbitri che sono, e saranno, scarsamente abili ma sono anche diversamente alibi.
Campionato delle perfette incompiute: la Juve colleziona buchi nell'acqua in attacco (nel senso delle punte, non dei gol realizzati), l'Inter in difesa (15 reti incassate in 13 partite), il Napoli ovunque. S'avanza la Fiorentina che ha acchiappato la squadra di Mazzarri e sta dietro i nerazzurri. La Viola piace per il gioco, per il modo sbarazzino di vivere calcio e per un allenatore che non se la tira mai: fa giocare bene la squadra e non è da tutti. Talvolta mancano uomini importanti, ma non piagnucola. La Juve gioca bene solo a pieno organico, il Napoli quando i suoi assi sono ispirati, l'Inter se gli avversari le regalano grandi spazi nei quali far correre gazzelle e goleador. Quando trova un Cagliari che gioca, e non molla mai sul piano fisico, emergono i problemi. Poi se l'arbitro vede male o vede diverso....

Oggi la Juve potrà vivere più tranquilla e felice la sua vigilia di Champions, Moratti comincerà a far lievitare il dossier contro gli sgarbi arbitrali (il caso Liechsteiner, il rigore subito contro l'Atalanta, quello non concesso a Ranocchia par di capire), il Napoli ricomporrà la sua tela in stile Penelope. Speriamo sempre di divertirci pensando a un campionato vivace, pieno di tensioni agonistiche e di risultati che mantengano l'incertezza. Invece i risultati ci compensano, il gioco molto meno, la classifica per niente: comunque la si guardi non cambia faccia. La Juve resiste per debolezza altrui. Oggi l'interista tipo aggiungerà: e per gli errori degli arbitri.

Moratti ha distinto tra un voi (interisti) e un noi (ma chi sono?) suggerito dall'arbitro. Meglio distinguere fra un loro (la Juve)che resta regina e gli altri che non sono quaquaraqua, secondo ultimo trend, ma soltanto reucci del blablabla.

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