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Sofia chiude il cerchio sulla pista "maledetta" con lacrime di gioia

La Goggia trionfa ad Altenmarkt dove cadde prima dei Giochi '22, poi fece quel recupero record

Sofia chiude il cerchio sulla pista "maledetta" con lacrime di gioia
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Non tutte le vittorie sono uguali: alcune lo sono più di altre e, per celebrarle, servono anche le lacrime. Sull'affollato podio della discesa di ieri ad Altenmarkt Zauchensee c'è un ex aequo Italia Austria, ma la vittoria e la gioia più grandi sono azzurre.

Vince Sofia Goggia su Stephanie Venier (10/100) e Mirjam Puechner, a parimerito con Nicol Delago (34/100). Una doppietta azzurra che, per cognomi, ricorda i Giochi del 2022, quelli del miracolo d'argento di Goggia da dividere con il bronzo by Delago: allora, però, c'era la sorellina Nadia, ieri 22sima. Ecco, per entrambe, la pista del destino, molti mesi dopo: Goggia aveva un conto in sospeso e quelle lacrime al traguardo lo dimostrano. «Qui ho solo un quarto posto in discesa nel 2020 ed ho rimediato più cadute e dolori, dal 2016, fino a quella spigolata finita nelle reti, con cui iniziò la mia discesa agli inferi e il mese di pazza risalita verso i Giochi di Pechino». Era il 15 gennaio 2022, due anni domani: Goggia esce malamente in discesa e la settimana dopo a Cortina, pur vincendo in discesa, si schianterà in superG. «Mi sono commossa: è stata una discesa liberatoria, in cui sono stata tutt'altro che perfetta, ma finalmente felice e sicura, direi alla Nec recisa recedit, perché voglio dedicala ai 250 anni della Guardia di Finanza». Nicol, invece, in quel terzo tempo parimerito, chiude un incubo lungo quattro anni. Era l'11 gennaio del 2020, il covid bussava alle porte del pianeta e la gardenese firmò, proprio qui, l'ultimo podio. Poi il buio, fra la rottura del tendine di Achille nel dicembre 2020, insicurezza e relative incomprensioni anche con parte dello staff. Poco più di un minuto e mezzo per lasciarsi tutto alle spalle. Goggia centra la vittoria numero 24, come Federica Brignone (Ieri 14sima) e come Gustav Thoeni che, da Trafoi, fa discendere la sua benedizione: Sofia è decisa: oggi se non rischi non vinci. La bergamasca ora guarda avanti: è dove voleva essere anche a livello fisico, nonostante l'autolicenziamento del preparatore atletico. Ha ritrovato, al volo, Matteo Artina, vecchio compagno di merende, successi e sudate e sa di dover selezionare: «Non sarò a Jasna per un gigante logisticamente scomodo: tornerà a passo san Pellegrino per preparare Cortina e Plan de Corones».

Anche Nicole Delago ha un nuovo skiman, archiviati i problemi di fiducia: «Ringrazio chi mi ha sopportato in questo lungo periodo nero, ma prima sciavo solo con la testa, ora ho ritrovato il cuore, l'istinto e soprattutto la gioia di fare questo lavoro».

Un pensiero alla sorellina Nadia, che di stare sul podio con Goggia si intende: «Loro han fatto doppietta alle Olimpiadi: non viviamo più insieme, ma condividiamo le trasferte. Saper di aver accanto una persona che ti vuol davvero bene è fondamentale», cuore di sorella.

Oggi intanto c'è un superG (Dirette Rai 2 ed Eurosport alle 10.45).

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