Il solito Vidal colpisce subito ma Signora più bella con Tevez

Settima vittoria consecutiva senza subire gol. Chiellini rassicura Conte, Llorente c'è e sbaglia. A Istanbul però andranno evitate certe pause

Il solito Vidal colpisce subito ma Signora più bella con Tevez

La corona di re Arturo ha aggiunto un brillantino alla collezione, regalo alla sua Signora che ieri se l'è giocata da Grand Dame finchè si è sentita in pericolo. Poi se l'è presa comoda. Comunque settima vittoria di fila, nessun gol ancora al passivo e 15 realizzati, la corsa continua spedita in Italia. E Conte a spinger tutti ad evitare la rete che avrebbe sentito come un disonore. I gol all'attivo potevano essere di più, soprattutto dal momento in cui la Juve ha rimesso in campo i cannonieri doc di questa sua stagione: Llorente e Tevez in coppia hanno parlato con i fatti e lasciato le chiacchiere ai panchinari impolverati. Poi si è messo Curci con parate decisive, Llorente è finito nell'impaccio un paio di volte, ma è sbucato un po' dovunque, e con varietà di idee, per trovare la rete della certezza. Quella, invece, l'ha pescata la testolona di Chiellini, guerriero spesso eccessivo nei modi ma sempre decisivo nel regalare la carica alla squadra sua. Juve certa del risultato solo nei minuti finali, probabilmente convinta di aver già vinto dopo 17 minuti, ricondotta alla voglia di far male nella prima parte della ripresa, squassante nel quarto d'ora finale quando ha mandato tutti al tiro. Il Bologna è stato soprattutto sparring partner, volonteroso ma troppo morbido nella gestione degli spazi difensivi, sempre in affanno a centrocampo. Diamanti c'è ma non basta a far la differenza.

Vista così, in Italia La Juve ha poche rivali. In Europa sarà molto più dura. La carne molle del Bologna ha sfamato la Signora per venti minuti: il tanto per segnare un gol, sfiorarne un altro eppoi mettersi a guardare. Juve a pancia piena? Difficile crederci, ma come giustificare quel lento rintanarsi in un gioco smunto, guizzi solo a ragion veduta, magari maglie un po' larghe tra centrocampo e difesa e Buffon a respingere i bombardamenti di Diamanti. La Juve del primo tempo è stata po' troppo a miccia corta. Meglio ricordare che Bologna non è Istanbul, dove non ci sarà il tempo per guardarsi allo specchio e magari sbagliare qualche passaggio. Comunque Juve rassicurante in quell'inizio di partita dove il duo di riserva dell'attacco, Quagliarella-Vucinic, ha cercato larghe intese. Ma poi è spuntato Vidal a ricordare la sua annata da goleador: dormita della difesa del Bologna, Marchisio prova il tiro, Garics salva davanti alla porta, l'azione si ripropone con un cross di Peluso e qui Vidal è spuntato con il piedino magico per il sesto gol di campionato(undicesimo stagionale). Ci sono stagioni nelle quali basta guardare la palla e quella entra. Vidal è avviato su quel meraviglioso sentiero e la Juve sta dietro, appollaiata sulle spalle sue ma anche su quelle di Pogba, costretto al ruolo di Pirlo e un po' perduto per la prepotenza dell'attacco.

Vista così partita facile, facile, per una Juve che ha trovato ampi spazi, soltanto un po' in difficoltà sulla sua fascia destra per l'imperversare di Diamanti. Un tiro di Quagliarella, subito dopo il gol, poteva portare al raddoppio. Poi Bologna in risalita e Juve in dormita ad occhi aperti. Vucinic ancora una volta di cristallo e pronto a uscire dopo 38 minuti: una botta al ginocchio e bandiera bianca. Ma la peggior sconfitta per il montenegrino è venuta dalla resa in campo di Llorente eppoi di Tevez: davvero altra musica. La Juve della ripresa ha rischiato di andare in gol almeno quattro volte. L'intesa Tevez-Llorente ha portato al primo contropiede da sballo, che Curci ha interrotto con chirurgica uscita di piede, precisa e decisa oltre il limite d'area. Il Principino Marchisio ha cercato la sua luce in un periodo un po' grigiastro, ma non c'è stato verso. A lungo andare potrebbe diventare un problema. Morleo e Cristaldo hanno provato a regalare il brivido del pareggio, Antonson ha rischiato un rigorino su Ogbonna.

Infine, prima Llorente poi Chiellini hanno spiegato che non c'era da scherzare: cross di Tevez, testolona del marines di ogni stagione bianconera e la Juve parte per la Turchia con al tranquilità dei nervi, per ora, distesi.

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