Torino Centodue punti (19 vittorie casalinghe su 19) senza faticare. Almeno ieri. Juventus-Cagliari è stata una passeggiata: tre gol nel primo tempo (punizione di Pirlo deviata dal portiere Silvestri, Llorente e Marchisio), poi solo l'attesa del novantesimo. Rovinata peraltro dagli intelligentoni della curva Sud, la stessa che in stagione era stata squalificata. Sugli spalti, intorno al quarto d'ora della ripresa, è infatti comparso lo striscione «Speziale libero», collegato alla maglia indossata da Genny a'carogna durante la finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli e inneggiante al tifoso del Catania condannato per la morte dell'ispettore capo di Polizia, Filippo Raciti, il 2 febbraio 2007. Il resto del pubblico ha fischiato sonoramente, ottenendo in risposta prima il coro «la Juve siamo noi» e poi «voi siete un pubblico di merda». E chi teneva lo striscione è stato fermato e identificato dalle forze dell'ordine.
Prima e dopo la partita, come era ovvio che fosse, il protagonista della giornata è stato Antonio Conte: osannato, coccolato eccetera. I dubbi circa la sua permanenza peraltro parrebbero essersi ridotti e il tecnico potrebbe firmare tra oggi e mercoledì il prolungamento del contratto fino al 2017, con la (ovvia) prospettiva di un rafforzamento della rosa e di un mercato corposo nel 2015, ovvero quando entreranno in vigore nuovi accordi economici che irrobustiranno le casse di corso Galileo Ferraris. I tifosi comunque non hanno dubbi e ieri mattina si sono ritrovati in circa 600 davanti all'albergo di Leinì, dove la squadra era in ritiro: cori, applausi e striscioni hanno spinto Conte a presentarsi nel cortile dell'hotel per salutare il gruppo e firmare autografi. Non bastando quello, il tecnico si è in seguito affacciato dal balcone scatenando l'ulteriore entusiasmo della folla. Allo Stadium, poi, il coro «Antonio non ci lasciare» ha rimbombato fin da subito. E a inizio secondo tempo tutta la Sud - ovvero la curva incriminata - ha poi srotolato uno striscione con messaggio inequivocabile: «Senza di te non andremo lontano, perché sei il migliore e hai la Juve nel cuore!!!».
Lui, minuto dopo minuto, si è goduto il tutto, indossando anche una maglietta bianca con la scritta C'è chi legge la storia, con sul retro E chi la scrive.
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