In un sabato travagliato e caratterizzato da vento, acquazzoni e fulmini che hanno stravolto il programma della giornata ad Austin, Marc Marquez si è preso di forza la settima pole position negli ultimi sette anni, 54esima nella classe regina, a una di distanza dal nemico Valentino Rossi. Semplicemente straordinario. Alle sue spalle, però, si è piazzato proprio Valentino Rossi (146esima prima fila della sua carriera), che a 40 anni suonati ha preceduto l'inglese Cal Crutchlow e l'australiano Jack Miller, confermando uno stato di forma invidiabile.
Solo sesta l'altra Yamaha di Maverick Viñales, dopo che al venerdì era stato persino in grado di impensierire Marquez, mentre sono molto attardate le Ducati ufficiali, con Danilo Petrucci ottavo.
Prima il maltempo, dunque, che ha obbligato gli organizzatori a cancellare la terza sessione di prove libere, poi la quiete dopo la tempesta e i piloti, su un asfalto che si è andato via via asciugando, hanno avuto modo di girare sul circuito texano. E anche se cambia il meteo, non cambia il risultato, visto che Marquez si è confermato l'uomo da battere ad Austin, dove ha sempre vinto negli ultimi sei anni.
A sorpresa, primo degli eliminati in Q1 è stato Andrea Dovizioso, che ha fatto segnare il terzo crono dietro alla Honda di Lorenzo e al compagno di box Danilo Petrucci, il quale lo ha battuto di sedici millesimi. Il forlivese della Ducati, rivale diretto di Marquez per la classifica mondiale, scatterà quindi soltanto dalla 13ª casella. Servirà una lunga rimonta in un tracciato che, a dire il vero, non si adatta tanto al telaio della Desmosedici. Se il clima in Ducati è poco sereno, oggi, quanto meno, è previsto cielo sereno in Texas.
Nelle altre classi, ottima pole position in Moto3 di Niccolò Antonelli, che in sella alla moto del team di un commosso Paolo Simoncelli, papà di Marco, conquista la prima partenza davanti a tutti per il Sic58 Squadra Corse.
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