F ine di un amore. Dopo soli quattro mesi, dal grande idillio, all'indifferenza. E dire che il sindaco Giuliano Pisapia in bicicletta ci aveva fatto la sua campagna elettorale. E dire che per il Giro aveva chiuso la città, aprendola ad una domenica solo da camminare e pedalare: fu un grande successo.
Fine dell'amore. Il prossimo anno la corsa rosa finirà a Brescia, che ha vinto la concorrenza (forte) di Vicenza e quella di Milano (debole per non dire debolissima). «Milano è Milano, su questo non si discute - spiega Mauro Vegni, direttore della corsa rosa -, ma è anche vero che il Giro ha una sua dignità e non può essere calpestata. Brescia ha messo in campo tutto per poter ben figurare: non potevamo dirle di no».
Brescia paga 700 mila euro contro i 600 mila che offriva Vicenza (in corsa fino all'ultimo per ospitare il gran finale rosa) e i 100mila di Milano.
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