Moratti: "Squadra giovane la sconfitta servirà"

Moratti protegge Stramaccioni. Sneijder e Cassano, uno è di troppo. Difesa e mediana da fortificare. Il patron invidia i tre gol di Pazzini

Moratti: "Squadra giovane la sconfitta servirà"

Per ora Stramax ci mette la faccia. «Ho deciso io anche sul caso Pazzini, preferisco Milito», ha orgogliosamente rivendicato in conferenza stampa. Stia attento a non metterci pure la testa. All'Inter è facile perderla: in vari modi. La pazza Inter è tornata, degna erede dei tempi antichi anche se Moratti fa buon viso, Zeman è un simpatico guastafeste e Cassano un probabile combina guai. Inter che subisce troppi gol, non è una novità (storica): magari il rientro di Handanovic, dopo la sosta, sarà una pezzulla. Stramaccioni che commette qualche errore. Si dice: inesperienza. «Può capitare», ha spiegato Moratti che, nello spogliatoio di San Siro, ha evitato la faccia buia. «La squadra è giovane, l'esperienza deve entrare a far parte del patrimonio della società e dell'allenatore per migliorare. Può essere utile». Un Moratti così, figlio di Angelo patron della grande Inter e, a sua volta, gestore di stagioni di grande livello, non può essere quello vero. Non quello che parla. Magari un ventriloquo. Piuttosto un sosia.

Squadra giovane? Quella in campo nel primo tempo di domenica sommava una media di 29 anni e mezzo. Al confronto la Roma era da asilo infantile. Inter squadra (e società) che deve fare esperienza? Semmai Inter che deve eliminare i conti (non quelli economici) con il passato. Vista la lentezza di Cambiasso sul secondo assist di Totti? E la laboriosa impotenza di Zanetti? Inter che deve assestare la difesa prendendo atto che Silvestre è solo una buona riserva (giocava nella difesa del Palermo che l'anno passato ha subito 8 gol nerazzurri). Ranocchia, cercato da grandi squadre, deve crescere ancora e sulle fasce serve molto movimento e gente che corra sempre. Per ora solo problemi tecnici da risolvere a organico al completo: centrocampo meglio assortito sul piano del rendimento (ci sono pure Obi, Alvarez, Mudingay), attacco con il killer instinct di Milito e Palacio e meno sfarfalleggiamenti. L'idea di proporre Cassano dall'inizio è parsa un omaggio a Moratti più che alla logica calcistica. E le mani levate del presidente, dopo il gol di Fantantonio, potrebbero essere illuminanti sui retropensieri. Poco prima aveva detto: «A livello di pubblicità, con Pazzini non proprio una bella figura». Ieri ha ribadito più soft: «Se quella tripletta l'avesse fatta da noi, sarebbe stato meglio...».

Con quel gol, l'Inter ha sperato di godersi l'affare Cassano. Niente male se non fosse che il tipo resta una bomba nello spogliatoio. Un mese è già troppo per sopportarlo, una stagione rischia di diventare letale. A San Siro si sono intraviste prime gocce di cassanofollia: lazzi, proteste, furbatine e poco correre. Gli è andata bene con il gol. Ma sono fioccate le critiche a Stramaccioni: perchè lui e non Palacio? «L'argentino aveva un tempo nelle gambe», ha ribattuto il tecnico. Ma tutti sanno che Cassano ha solo venti minuti. Pur di non convocarlo, perfino Prandelli si è rifugiato in corner: «É pronto solo al 50 per cento».
La Pazcassanite è un virus che l'Inter rischia di portarsi dentro. Anche se quello spogliatoio è stato vaccinato al peggio. Ma Stramaccioni sarà capace di resistere alle voglie di Moratti che con questi giocatori si diverte come un bimbo alla play station? Se Stramax sarà molle, l'Inter finirà all'aria. Metteteci anche la difficoltà di convivenza fra Sneijder e Cassano. L'olandesino è tornato, nel senso del diminutivo. La sua testa sembra votata solo all'attacco, con conseguenti problemi per il resto della squadra. Se Stramax non riuscirà a trovare la chiave d'interpretazione per Cassano e Sneijder, sarà un bel godere: per gli avversari.

Il resto sta nel cammino per migliorare. Moratti ci ha messo pure l'esperienza in Europa League dove sono rimasti fuori dalla lista Stankovic, Chivu e Alvarez, infortunati destinati a recuperare senza eccessi. «La partita al giovedì mette la squadra in condizioni difficili. Bisognerà studiare come fare. C'è stato un problema mentale più che tecnico, dovuto alla fatica della battaglia di due giorni prima. E se ci saranno problemi, il tecnico interverrà». Il patron non vuol bruciare l'allenatore, però non ha pazienza: pochi mesi possono cambiargli l'umore. Quest'anno il presidente ha rivoluzionato l'Inter. E Stramax glielo ha detto alla vigilia della Roma: «Le rivoluzioni all'inizio si pagano». L'Inter ha pagato perdendo una sfida giocata in modo dignitoso per 50 minuti.

Finora le milanesi non hanno ancora raccolto una vittoria sul nuovo campo di San Siro. L'Inter ha subito reti con l'Hajduk, il Vaslui e con la Roma. Molto più tranquillizzante il cammino esterno. Solo un indizio? Due settimane per risolvere il rebus.

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