Finale Us Open: Sinner punta alla doppietta Australian Open-Major di New York

Negli US Open il percorso è giunto all'ultimo atto e per la seconda volta in carriera e nell'annata il pusterese si giocherà un titolo Slam, per pareggiare il conto con il suo rivale Carlos Alcaraz

Finale Us Open: Sinner punta alla doppietta Australian Open-Major di New York
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Un muro invalicabile. È un po' questa la sensazione che gli avversari di Jannik Sinner stanno avendo nell'ultima stagione. Negli US Open il percorso è giunto all'ultimo atto e per la seconda volta in carriera e nell'annata il pusterese si giocherà un titolo Slam, per pareggiare il conto con il suo rivale Carlos Alcaraz. Allo spagnolo è riuscita la doppietta Roland Garros-Wimbledon, mentre Jannik ambisce a quella Australian Open-Major di New York, replicando un'impresa realizzata sette volte nella storia, da quando il torneo di Melbourne è collocato a inizio stagione. I nomi sono illustri: Mats Wilander nel 1988 e poi tre volte a testa Roger Federer e Novak Djokovic, con Nole a realizzare il tutto l'anno scorso.

Ci ha provato Jack Draper a gettare il cuore oltre l'ostacolo in una semifinale in cui all'interno dell'Arthur Ashe Stadium si è creata una cappa di umidità tale che per i giocatori respirare non era semplice. Il piano tattico di Jannik era chiaro: giocare solido e forzare gli errori del suo avversario, costretto a tirare a tutta pur di smuovere il punteggio. Il britannico ha tenuto botta nei primi due set ma, come altri prima di lui, alla lunga ha ceduto. Lo score di 7-5 7-6 6-2 la dice lunga. E così è maturata la 34esima vittoria in 36 match disputati sull'hard (outdoor/indoor) e la 54ma in 59 incontri giocati nel 2024, oltre ad aver superato quota 22 vittorie stagionali nelle sfide del Grand Slam, e dal 2001 ad oggi, a riuscirci sono stati soltanto i big four: Djokovic, Nadal, Federer e Murray.

In classifica generale il margine di vantaggio nei confronti di Alexander Zverev (n. due del mondo) va ben oltre i 3000 punti e su Alcaraz sfiora i 4000. Il giusto modo per eliminare ogni appiglio di critica dal partito Carlitos il vero n.1 del mondo e continuare a rispondere a Nick Kyrgios, che va avanti con la sua campagna contro chi gli ha permesso di giocare nella vicenda doping. Chiacchiere al vento e stasera (ore 20, Sky e Supetennis in chiaro sul canale 64) una finale da favorito contro lo statunitense Taylor Fritz, molto sicuro di sé: «Contro di lui ho sempre giocato bene, so di poter vincere». Vedremo quello che dirà il campo.

Sinner, insieme a Lorenzo Musetti, non sarà della partita in Coppa Davis da martedì 10 a Bologna nella fase a gironi contro Olanda, Brasile e Belgio. «Jannik ci ha dato la sua disponibilità per la parte conclusiva dell'impegno di Bologna, in accordo con i vertici federali e lo staff del ragazzo, abbiamo deciso di sollevarlo dalla convocazione permettendogli un pieno recupero», ha dichiarato il capitano Volandri.

Sinner farà di tutto per esserci a Bologna da tifoso in prima fila come Berrettini l'anno scorso. Jannik sogna di presentarsi con uno slam in più in bacheca e con la vicenda doping definitivamente alle spalle. Sono le ultime ore a disposizione della Wada per presentare ricorso.

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