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È una A stile Champions. Ora il Milan capolista spera nell'effetto coppe

All'estero tornei già decisi o quasi, da noi c'è grande equilibrio. Come sempre negli anni pari

È una A stile Champions. Ora il Milan capolista spera nell'effetto coppe

Bentornata Champions, anche se per una volta sono gli altri a doversi distrarre con il fascino del torneo europeo, rispetto a campionati ormai segnati e rassegnati. Perché mentre inglesi (con il Manchester City già a più 9 sul Liverpool), francesi (Psg a più 13 sul Marsiglia), tedeschi (il solito Bayern a più 6 sul Borussia) e, in misura minore, gli spagnoli (Real a più 4 sul Siviglia) possono mettere da parte campionati ormai praticamente decisi, per noi italiani il ritorno della Champions si intreccia con un campionato ancora completamente vivo. Per merito di Milan e Napoli, che sono riusciti ad annullare il tentativo di fuga dell'Inter, riaprendo una corsa a tre che potrebbe tener vivo l'interesse sullo scudetto ancora a lungo.

Anche quest'anno, infatti, il nostro campionato conferma la legge degli anni pari. Una curiosa coincidenza per cui in Italia si verifica da parecchie stagioni un'alternanza tra un campionato equilibrato e combattuto a lungo e uno già deciso all'inizio del girone di ritorno. E che rende sistematicamente più interessanti i tornei che partono negli anni dispari e finiscono nei pari, come questo. Basta prendere come termine di paragone la 25ª giornata e se quest'anno (al netto della partita da recuperare dei nerazzurri) abbiamo tre squadre in tre punti (Milan 54, Inter 53, Napoli 52), un anno fa alla 25ª l'Inter aveva già 6 lunghezze di vantaggio sui cugini. Nel 2020, di nuovo anno pari, la Juve aveva un solo punto di vantaggio sulla Lazio, mentre nel '19, dispari, la Signora ne aveva già 13 sul Napoli. Vogliamo continuare? Nel '18 alla 25ª Napoli 66 e Juve 65, ma nel '17 Juve a più 7 sulla Roma. E se nel '16 i bianconeri avevano un solo punto sul Napoli, nel '15 la Roma era staccata già di 9 dalla solita Juve.

Coincidenze? Fate voi... Ma almeno godiamoci questi benefici a intermittenza, con un campionato che però adesso rischia di pagare la stravaganza del calendario asimmetrico che ha già bruciato quasi tutti i big match nelle prime giornate del ritorno. Tanto che da qui alla fine ci aspettano pochissimi scontri diretti tra le prime cinque: su tutti Napoli-Milan della 28ª, ma da qui a fine maggio vedremo solo altri 4 incroci in zona Champions. E se Milan, Napoli e Atalanta devono ancora incontrarsi tra loro, per Inter e Juve resta solo lo scontro diretto, a Torino tra sei giornate.

Insomma, a questo punto bentornate coppe europee anche per noi, perché potrebbero aiutare a mettere altro pepe sulla serie A aumentando gli impegni extra-campionato di quasi tutte le big. Con il Milan, unica già fuori dall'Europa, pronta a tifare per l'Inter contro il Liverpool e per il Napoli contro il Barcellona, con la speranza che le due rivali possano andare avanti ad impegnarsi anche sul fronte continentale. Mentre il Napoli potrà ringraziare la Coppa Italia che consumerà le energie delle milanesi nel lungo doppio derby che si snoderà tra le due semifinali in programma in marzo e in aprile.

Intanto è stato respinto il ricorso dell'Inter: la gara con il Bologna si dovrà giocare, i nerazzurri si rivolgeranno al Collegio di garanzia presso il Coni.

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