Storari con le mani in tasca Quagliarella da depressione

6 STORARI
Salvato dai suoi pali davanti a Cavani, dimostra ottimi santi protettori. Una sola parata al minuto 89: detto tutto.
6.5 BARZAGLI
Sbaraglia avversari e non bada a mezzi termini. Ogni tanto si fa prendere dalla foga neppure fosse il Lucio dei tempi peggiori. Ma almeno non combina guai.
6 BONUCCI
Combattivo e impenitente. Dopo la prova pistola del bandito torinese, figuratevi se gli fanno paura i cannoni di Cavani. Piuttosto è andato in sofferenza a causa del suo ginocchio sinistro.
6 CHIELLINI
Un po' di sceneggiate difensive, la solita foga, e qualche errore.
6 LIECHSTEINER
Sbotta e corre, corre e sbotta. Mai visto uno svizzero lamentarsi così tanto come uno de no'antri. Se ci mettesse qualche idea di gioco in più non sarebbe male.
5.5 VIDAL
Primo tempo da gigante con le catene. Combattivo e niente più. Dal 29'st POGBA 7. Gran bel modo di calciare. Basta il gol.
7 PIRLO
Infila palloni che contano, stronca la resistenza di Hamsik, fa girare la squadra con bacchetta da mettere invidia al maestro Muti.
6.5 MARCHISIO
Molto comprimario,salvo il tiro nel finale del primo tempo e il gran finale di partita. Ma c'è quando conta e quando serve.
6 ASAMOAH
Miglior devastatore juventino. Peccato che a tanta prepotenza di gioco e atletica non siano corrisposti eguali risultati. Tutto finiva sempre in un bicchiere d'acqua. Dal32'st CACERES 7. Tre minuti di gioco per il gol che vale un babbà napoletano: da centravanti vero. Quello che non si è visto in nessuna delle due squadre.
6 GIOVINCO
Suo il primo tiro pericoloso della partita dopo pochi minuti e visto il seguito non è stata impresa da poco. Però fra guizzi e ghiribizzi rimane sempre il solito pollicino: se lo bevono e se lo mangiano tutti quando tocca far sul serio. E sbaglia passaggi come uno sbarbatello qualunque.
4.5 QUAGLIARELLA
Imbambolato da mettere depressione: a se stesso e ai compagni. Sicuri fosse lui e non la controfigura? Per fortuna della Juve gli arrivano i crampi e se ne va. Dal 15'st MATRI 5. Entra, si mangia un'occasione e scompare.
6.5 All.

Alessio Torna sulla panca e vince la partita che conta: segno del destino. I cambi, chiunque li abbia pensati, sono da k.o. Colpo di stellone o intuito vincente, poco conta. Non un gran gioco, ma sostanza al servizio del risultato.

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