Strama alla prima: "Altro che derby"

Questa sera il derby d'Italia. Stramaccioni assicura: "È la vera sfida per i nostri tifosi. Non firmo il pari". Qualche dubbio sul tridente? La battuta: "Sono confusissimo"

Appiano Gentile - Deposti i ramoscelli, stasera faranno sul serio. Juve-Inter non può essere partita da tè con i pasticcini. Ci hanno provato: gli interisti non hanno infierito sui fatti di Catania, gli juventini hanno cercato il silenzio. Poi ci sarà quella scritta che campeggia fuori dello Juventus stadium: 30 scudetti. E gli interisti metteranno le mani davanti agli occhi per non vedere. «Sì, possono scrivere quello che vogliono ma gli scudetti sono quelli decisi in modo inequivocabile dalla giustizia sportiva». Voce fuori campo di Stramaccioni che allunga la zampata del gattone: senza farti male, ma per tenerti a distanza di sicurezza, questo sì. E che il resto se lo gestiscano sul campo. Tridente o non tridente, ecco il problema che tanto piace agli interisti. E che Stramax ha già risolto. Poi stasera vedremo. L'orgoglio dice tridente. La causa di forza maggiore può creare il ripensamento.
Stramaccioni spesso gioca a specchio della squadra avversaria, in trasferta quasi mai con tre attaccanti. Ma stavolta.....«Tre attaccanti e un fantasma per Pirlo, ci vorrebbero 12 giocatori», ha suggerito un attento lettore delle partite come Emiliano Mondonico. «Pirlo è il giocatore con più qualità. Credo sia normale non dico una marcatura a uomo, ma qualcosa per rendergli difficile la vita», ha spiegato senza troppi «provincialismi» il tecnico nerazzurro che, proprio con «Mondo», si era spiegato sul termine. Invece l'Inter deve schierare solo undici uomini più un esordiente della sfida in panchina, che è appunto Stramax. Dunque? «Eh, no!», si è inalberato lui davanti ai giornalisti. «Quelli hanno quattro punti più di noi, lo scudetto sulla maglia, non fanno nemmeno la conferenza stampa e io gli dovrei dare anche la formazione? Ma scherziamo, non partiamo proprio!». Prende, s'alza e se ne va. Scenetta pittoresca da pre partita dai nervi distesi(apparentemente), tattica vecchio stile, nemmeno Rocco...
Figuratevi Mourinho, che magari avrebbe snocciolato apposta la formazione. «Ed infatti per questo sono tanto distante da Mou: lui idee chiare, io confusissime», battuta e risposta col sorriso sulle labbra. Anche se Mou pareggiò la «prima» con la Juve, invece Mancini la vinse. Mai come stavolta Stramax si è chiarito subito le idee. Ed ha ragione del sentirsi tranquillo: la Juve ha tutto da perdere, l'Inter solo da guadagnare.
Non ci sarà Moratti per motivi di tranquillità. Anche se la pace ormai corre sul filo del telefono, invito per scoprire lo Juventus stadium, comunque gran bello, chiacchierata con Agnelli: ricominciano a vedere il futuro del pallone con la stessa ottica, propositiva e non distruttiva gli uni degli altri. Ci sarà la miglior Inter, garantisce Stramaccioni. «Ce la giocheremo, non pensiamo al pari, anche se ogni risultato avrà un valore mediatico più che reale», ha annunciato ieri carezzato dal sole di Appiano, da un'atmosfera soft che ti fa sentire lontano, tanto lontano dal mordi e urla dei momenti che contano.
Stavolta è il derby d'Italia e poco più. Non una finale, non un finale di stagione, quattro punti di distacco e tanti modi di sentirsi primi, gli uni, e pretendenti al trono gli altri. «La Juve è più rodata e consolidata. Ma noi siamo riusciti a migliorare più rapidamente di quanto pensassimo. Loro vanno a segno con tanti giocatori, bisognerà tenerne conto». L'Inter, ha spiegato, cerca solo di essere pericolosa. «Senza badare al numero degli attaccanti. Anche con una punta potremmo stupire». Groviglio di idee e speranze che si nasconde dietro alla prurigine del tridente. In altro caso un duo con Milito e Palacio. Ma, viste come sono finite le altre presunte grandi contro la Juve, meglio imparare qualcosa. Ovvero: «Dobbiamo partire meglio della Roma e finire meglio del Napoli».

Parola di un romanista che ha scoperto qual sia la vera sfida da sangue e arena per gli interisti. «Credevo il derby, ho scoperto Inter-Juve. Meglio per me, così ero già ben avviato». Contro la Juve, e con la Roma, Stramax ha vinto il campionato allievi. Ora? Serve un salto di qualità.

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