nostro inviato a Appiano Gentile
Gioca a tre dietro, Stramaccioni ha deciso. Adesso Christian Chivu sembra diventato Franz Beckenbauer, l'unico in grado di impostare basso in una rosa di 27 e a Verona si sistema fra Ranocchia e Juan Jesus. Cambiare è il nuovo dogma, conferma che non è solo colpa di San Siro e qualcosa dietro non ha funzionato. Adesso l'attesa è febbrile, tutti si aspettano il grande ribaltone, perfino Massimo Moratti che ha lasciato al tecnico carta bianca: «Non è stata la sconfitta in casa con il Siena a farmi prendere questa decisione - ha spiegato Stramaccioni -, era in programma e l'avrei attuata anche se domenica si facevano tre punti». Dichiarazione che gli fa onore perché l'Inter avrebbe anche potuto vincere e vincere largo, ma sarebbe stato solo demerito del Siena: la grande voragine fra gruppo che attacca e i due centrali difensivi era un invito al quale non si poteva rinunciare.
«Tutti hanno visto quello che ho visto io - ha ripreso Stramaccioni -, serve maggiore equilibrio, siamo troppo fragili quando l'avversario ha metri di campo. Dobbiamo trovare equilibrio in modo di continuare ad attaccare riuscendo a difenderci, ci vuole più solidità, quindi serve un cambio pesante, siamo tutti convinti che bisogna porre rimedio a quanto succede». In sintesi: se l'Inter attacca a pieno organico si dimentica di proteggere Handanovic che in tre partite si è preso quattro gol, non tutti uguali, ha precisato Stramaccioni, ma simili nella dinamica, emblematico il 2-0 di Valiani.
Tre dietro per lasciare meno scoperta la porta, con due esterni nella riga di mezzo del centrocampo con compiti meno difensivi, anche per loro specifica caratteristica. Il capitano ha riposato con il Siena e gioca sicuro, Nagatomo sembra il più tonico del gruppo, Alvaro Pereira nel Porto e nella Celeste ha sempre giocato esterno sinistro alto, ruolo ricoperto a destra da Jonathan al Parma. Davanti due maglie e tre pretendenti, domani Sneijder esclude Cassano, o viceversa. Stando al netto di quanto si è visto nelle ultime partite, Cassano è su di giri, lo stesso Stramaccioni ha sottolineato la sua crescita, mentre Wesley Sneijder sembra innervosito da questo periodo storto. Ieri mattina però, ultimo allenamento ad Appiano prima del pranzo e del rompete le righe fino al ritrovo delle 16 al Melià, sede della partenza per Verona, c'era Sneijder con Milito. Cassano in panca è stata quasi un'ammissione di Stramaccioni che a un certo punto ha detto: «Devo anche tener conto del minutaggio, dopo il Chievo affrontiamo la Fiorentina che sta meglio di tutte». E Cassano con il Siena ha toccato il record di 85' consecutivi. Potrebbe fare panchina assieme a Cambiasso, pronto a subentrare in mezzo ai centrocampisti ma anche ai due centrali difensivi: è in grado anche lui di impostare basso e la soluzione gli allungherebbe la carriera.
L'Inter fuori casa è imbattuta e segna a raffica, 10 reti in quattro gare, Stramaccioni ha giurato che non è questo il suo momento più difficile, si aspetta una vittoria che dia concretezza, mostri i progressi che ci sono e dia un segnale a tutti. Moratti non vuole altro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.