Gol fantasma addio. Pallone dentro o fuori, oppure respinto in extremis e lasciato comunque alla discrezionalità arbitrale: i tempi degli errori clamorosi sono finiti. Finalmente la tecnologia approda nel calcio, una novità assoluta dopo che nel 1886 gli inglesi lo inventarono con quelle 17 regole che sono immutabili quasi come la Bibbia. Il presidente Fifa Joseph Blatter, da sempre fautore di un calcio più moderno e al passo coi tempi, l'ha dunque vinta contro il conservatorismo di Michael Platini, presidente Uefa, che alla tecnologia preferisce gli occhi dei sei arbitri già sperimentati nelle coppe europee. Oggi, nella Community Shield, la Supercoppa inglese, a Londra (ore 15, diretta Fox Sport, canale Sky 205) tra il Manchester United e il retrocesso Wigan e poi nell'amichevole Inghilterra-Scozia, protagonista sarà l'occhio di falco, per la precisione il Gds (Goal decision system) inventato da un ingegnere londinese.
Sette telecamere per porta con inquadrature al ritmo di 320 frame al secondo segnaleranno all'orologio del direttore di gara (e degli assistenti) se la palla ha superato la linea di porta, facendo lampeggiare in un secondo il display con la fatidica scritta goal a caratteri cubitali. Certezza assoluta quindi della rete? Niente affatto perché con questo occhio di falco il margine di errore è comunque di 4 millimetri, ma il Gds funziona sempre, con qualsiasi clima e anche se l'area è affollata come il metrò nelle ore di punta.
Il costo per le 14 telecamere non è poco: 300.000 euro per ogni club, ma la Football Association è convinta che questa sia la più grande novità regolamentare in 150 anni di calcio al punto da utilizzarla nelle 380 gare della Premier e della Fa Cup. Telecamere che però rimarranno spente nelle coppe europee dove l'hawk-eye sarà sostituito dallo human-eye, quello dei sei arbitri per intenderci.
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