Colpo da Euro-Inter

Tacco di Thuram, gioiello di Lautaro. Poi il solito calo, ma Frattesi firma l'impresa: in Champions il Bayern non perdeva da quattro anni in casa

Colpo da Euro-Inter
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Capito, l'Inter? Rischia col Monza e l'Udinese in casa, pareggia a Parma, poi va nella tana del Bayern e conquista una vittoria straordinaria, la più bella e importante dei 4 anni di Inzaghi, che non è garanzia di semifinale, ma certo ci si avvicina parecchio. Vedremo come andrà mercoledì a San Siro. Il Bayern si conferma una delle squadre migliori d'Europa, probabile campione di Germania. Inzaghi la batte in casa sua. Capito l'Inter?

Le assenze di Kompany pesano, Musiala soprattutto, ma per lunghi tratti di partita, quasi nessuno se ne accorge. Il gioco bavarese dei primi 30 minuti è spettacolare, chissà in quanti al mondo avrebbero saputo resistergli. La forza dell'Inter, uno dei tanti meriti di serata, è proprio quello di reggere all'avvio forsennato dei rivali. L'altro, evidente, è la capacità di riportarsi in vantaggio pochi istanti dopo avere subito il pareggio di Mueller. Decide Frattesi, entrato da poco, liberato in area dalla grande volata di Carlos Augusto. Dal perfetto manuale del contropiede.

Il Bayern aggredisce molto alto i portatori di palla dell'Inter e accetta l'uno contro uno in ogni zona del campo. Per mezzora, Darmian e Carlos Augusto difendono e basta, preoccupati di raddoppiare su Olise e Sané, i velenosi e rapidi esterni di Kompany. A metà primo tempo, Sommer non potrebbe fare nulla sul destro di Kane, liberato al tiro proprio da Olise, ma l'inglese apre troppo il piatto destro e spedisce sull'esterno del palo. Errore grave, da matita blu. Pochi di meno i rimpianti per il tiro, giusto dopo 30 minuti, con cui Carlos Augusto finalizza male il primo contropiede della serata nerazzurra.

Proprio in quell'azione, però, l'Inter scova la traccia per ripartire nel modo giusto. Sarà la chiave della vittoria. Lautaro prima scivola sul dribbling al limite dell'area, poi dipinge un gol che è un capolavoro. Dà il là a Bastoni a metacampo, il difensore manda profondo Augusto, centro per il tacco arretrato di Thuram e botta al volo di esterno destro del capitano, un colpo di trivela, si sarebbe detto ai tempi di Mourinho. Settimo gol in Champions League, 19esimo in stagione, statistiche ormai sistemate anche in questa stagione, nonostante l'avvio frenato da condizione e infortuni.

Nel secondo tempo, l'Inter arretra in maniera proporzionale al passare dei minuti: più il tempo passa, più il Bayern schiaccia i nerazzurri davanti a Sommer. La squadra di Inzaghi ha un paio di opportunità in contropiede, le spreca Thuram con la scelta sempre sbagliata. Buono un altro tiro di Lautaro, sventato da Urbig, poi l'attacco del Bayern diventa assedio per Sommer. Stavolta i cambi arrivano in fondo, mentre si capisce che ce ne sarebbe bisogno anche prima.

Alla fine saranno solo 3, perché anche la coperta di Inzaghi era molto corta. Il primo a entrare è proprio Frattesi, per l'ammonito Mkhitaryan a un quarto d'ora dalla fine. Sarà suo il gol della vittoria, che vale un pezzetto di storia.

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