Le livree svelate durante la finalissima di X-Factor e, oggi, la presentazione del team al Talent Garden di Milano. Non sono coincidenze, sono un filo conduttore. L’obiettivo è chiaro: ribadire che lo Sky Racing team VR46 è animato da un credo: quello di andare a caccia di talenti per la penisola e metterli in sella così da offrire ai giovani l’opportunità che manca per fare il salto di qualità.
Mandato in archivio il 2016 con il riconoscimento - che non porta premi ma orgoglio quello sì - di essere stato il team italiano nel motomondiale più vincente del triennio, la squadra nata dalla sinergia della paytv con l’azienda di Valentino Rossi si è fatta ufficialmente in due: non solo Moto3, ma da quest’anno anche Moto2. «Adesso abbiamo davvero tutto, adesso dobbiamo solo concentrarci per vincere» il senso delle parole di Alessio Salucci, il mitico Uccio compagno fraterno del Dottore e direttore sportivo della squadra di talenti.
Lo Sky Racing team VR46 si è fatto in due ma sarebbe meglio dire in quattro: perché nella nuova sfida in Moto2, moto Kalex, debuttano Francesco Bagnaia e Stefano Manzi, mentre in Moto3 Nicola Bulega e Andrea Migno, dopo l’anno di rodaggio e le molte soddisfazioni, alzano l’asticella e con le loro KTM andranno a caccia di vittorie e, chissà, magari molto di più. «Daranno un sacco di gas, ci faranno divertire» promette in un videomessaggio patron Valentino Rossi, e vien da sé che bisogna credergli visto che questi ragazzi si allenano con lui nella VR46 Rider Academy. «Vogliamo che dei piloti italiani tornino a vincere il campionato mondiale», aggiunge Jacques Raynaud, vice-presidente esecutivo di Sky Sport e Sky Media.
Gioventù e talento. Questo il mix su cui lavora da tre anni il team e la riprova è arrivata dalle quattro sessioni di workshop formativi tenute in giornata dai quattro piloti e dal team manager Pablo Nieto e rivolte a oltre un centinaio di studenti.
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