
Nel giro di pochi giorni Massimiliano Allegri rischia di passare da allenatore disoccupato a tecnico più corteggiato della Serie A. Il Napoli da tempo l'ha messo nel mirino e ci punta con decisione per il dopo Antonio Conte, che appare sempre più orientato a lasciare il club azzurro per tornare alla Juventus (pronto un triennale e pieni poteri per rifondare la Vecchia Signora). Gli azzurri fanno sul serio e hanno preparato un biennale con opzione per il terzo anno a 6 milioni a stagione per accaparrarsi il livornese, che vanta un rapporto eccellente fin dai tempi della Juve con l'attuale ds dei partenopei Manna. Tanto che i contatti sono partiti già da diverse settimane. Una manovra che permette ora ai Campioni d'Italia di essere in vantaggio nella corsa ad Allegri, anche se sullo sfondo restano le milanesi. L'Inter potrebbe virare su Max, se Simone Inzaghi dovesse farsi sedurre dalla maxi-offerta arrivata dall'Arabia Saudita; mentre il neo ds del Milan, Igli Tare (oggi verrà ufficializzato), lo considera la prima scelta per la panchina (Sergio Conceicao non sarà confermato). Al momento però i rossoneri sono in ritardo e rischiano di non poter recuperare il terreno perduto per Allegri, dato che De Laurentiis si sente ben posizionato nella corsa all'allenatore vincitore di 6 scudetti in carriera. Per il Diavolo occhio pure al nome di Vincenzo Italiano, molto apprezzato dal Ceo Giorgio Furlani che lo caldeggia da tempo. Il Milan per il tecnico vincitore della Coppa Italia coi rossoblù è alla finestra, ma prima di entrare in azione deve aspettare l'esito del summit in programma oggi pomeriggio tra lo stesso allenatore siciliano e la dirigenza emiliana.
In casa bolognese, infatti, appaiono convinti di riuscire a trattenerlo e offriranno a Italiano il rinnovo fino al 2028 (con ritocco dell'ingaggio dagli attuali 2,2 a 3 milioni netti all'anno) per blindarlo. Se Italiano dovesse restare sotto le Due Torri, a quel punto il Milan rischierebbe di doversi accontentare di soluzioni di secondo piano (Thiago Motta, Farioli, Vieira).