Tevez fa i dispetti alla Signora

L'Apache non firma il rinnovo. La Juve su Jackson Martinez e Dzeko. Lavezzi vuole lasciare subito Parigi

Tevez fa i dispetti alla Signora

Seconda parte della stagione 2014-15, nel calcio tutto bene, si litiga. Xherdan Shaqiri, svizzero di origini kosovaro-albanesi, centrocampista ma anche esterno, ha rifiutato la panchina al Bayern, va in scadenza nel 2016. Rottura tra Wenger e Podolski che avrebbe lasciato il campo di allenamento dopo aver appreso di non essere fra i convocati per il Southampton. «Bugie - ha commentato Podolski -. Il Mirror ha tirato fuori una storia dal nulla. Per avere una lite in campo deve innanzitutto esserci il campo e io ho trascorso l'intera seduta all'interno con lo staff medico. Auguro al Mirror una maggiore fortuna con le sue ricostruzioni». Non male per uno che si è fatto la nomea di intelligenza zero. Più reale l'incomunicabilità fra Brendan Rodgers e Balotelli, in tribuna nell'ultima uscita del Liverpool ad Anfield contro il Leicester. Ezequiel Lavezzi ha comunicato al Psg il desiderio di essere ceduto in questa sessione. Kevin Strootman è assediato da United e Real Madrid: «A chi non piacerebbe giocare con i blancos?». Mattia Destro è bloccato da un risentimento muscolare ma il suo addio alla Roma sembra scontato, la Fiorentina teme di perdere Neto che rifiuta il rinnovo. Come Carlos Tevez.

L'Apache ha gelato Marotta che si era presentato con un rinnovo al 2018: «Per il momento non ci penso nemmeno. Ma rispetterò il contratto», cioè scadenza giugno 2016, poi sarà Boca come aveva anticipato da tempo. O lo vende o se ne andrà a parametro zero. Marotta rimbalzato ma non spiazzato, ci sono 40 milioni. Il colombiano Jackson Martinez, capitano e attaccante del Porto di 28 anni, ha una clausola rescissoria di 35 milioni, Edin Dzeko è un altro obiettivo ma c'è anche Sebastian Giovinco che non rinnova, e ha già trovato un club per giugno. Con Wesley Sneijder pare ci sia stato un primo contatto, Rolando ha accettato la Juve ma il Porto vuole 1 milione subito e altri 6 all'obbligo di riscatto, va in scadenza nel 2016.

Ieri comunque è arrivato Alessio Cerci al Milan e c'è lo scatenamento per capire come sia andata la trattativa fra Chelsea, Milan e Atletico. Escluso che il Chelsea ci abbia rimesso e l'Atletico sia felice di aver barattato un trentenne a fine carriera con un nazionale azzurro. Dietro a tutta l'operazione c'è uno dei fondi più potenti del calcio attuale, la Doyen Sports Investment, giro d'affari di 3 miliardi a stagione, sede legale a Malta e centro operativo a Londra, a muovere le fila Jorge Mendez, Peter Kenyon ex Chelsea, e Peter Lim, l'uomo di Singapore, creatore di un diversificato impero finanziario che avrebbe offerto 500 mln, rifiutati, per l'acquisto del Milan. L'incubo di Michel Platini che fiuta paradisi fiscali, raggiri al suo fair play finanziario e li vorrebbe fuorilegge. La Doyen muove i suoi protetti senza ostacoli, mani ovunque. Il Daily Star è certo di aver scoperto una trattativa sottotraccia tra Real Madrid e United per uno scambio tra Benzema e Falcao.

Il colombiano che cambia squadra ogni stagione con un ingaggio da 14 mln, è di proprietà del Monaco che lo ha pagato 60mln nel 2013 e l'ha girato allo United in prestito per 12. Sono due stagioni che si parla di Falcao al Madrid, lui è uno della Doyen, proprietaria del 40 per cento del cartellino di Cerci.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica