Immaginare Belotti centravanti della Nazionale ai Mondiali 2018 non è follia. Pensare però che sia ancora al centro dell'attacco del Toro non è altrettanto semplice: «Non sono un indovino ha detto ieri Cairo in occasione della presentazione di Toro Channel, in onda sulla piattaforma Sky sul canale 234 -. Gli abbiamo appena rinnovato il contratto fino al 2021, lui è un ragazzo per bene e determinato. Non c'è scritto da nessuna parte che il rinnovo non varrà nel caso in cui non ci qualificassimo per una coppa. L'unica clausola che abbiamo inserito riguarda l'estero ed è, come noto, di 100 milioni. Non vedo problemi».
La realtà è che il Gallo piace tantissimo soprattutto in Premier (Chelsea) e che lo stesso calciatore recentemente abbia buttato lì la possibilità che il mancato approdo in Europa potrebbe condizionarne il futuro: come dire che magari non punterà i piedi nell'estate che verrà, ma in quella successiva chissà. Intanto, il Toro si gode i suoi 14 gol segnati finora, uno solo in meno del trio Higuain, Dzeko, Icardi: anima della squadra in tutto e per tutto, Belotti non è però finora riuscito a impedire che il Toro andasse incontro a un gennaio di delusioni, caratterizzato da tre pareggi e una sconfitta oltre che dall'eliminazione dalla Coppa Italia.
Ne è seguito un mercato poco scintillante e l'umore della piazza ne ha risentito: «Tireremo le somme più avanti. Avevamo parlato di obiettivo Europa nell'arco di un biennio, non dimentichiamolo. Il mercato di gennaio è particolare: è una sessione quasi dannosa. E comunque abbiamo preso subito Iturbe: diamogli tempo e non dimentichiamo che la Roma lo aveva pagato 28 milioni».
Il presidente editore è il solito fiume in piena. E rivendica i propri investimenti: «Tra la scorsa estate e quest'ultimo mese ho tirato fuori 34 milioni, l'anno prima 26 e quello precedente 21. Reinvestire quanto incassato dalle cessioni? Certo, ma non per forza il primo anno: lo si fa quando ha un senso farlo, comprando giocatori che il meglio di sé ce l'hanno davanti e non dietro. Spendere 10 milioni per un quasi trentenne non ha senso».
Così, in attesa di ammirare l'anno prossimo il gigantesco portiere serbo Milinkovic Savic (fratello minore del laziale), non resta che finire
bene la stagione e godersi la nascita di Toro Channel, tv societaria che arriva dopo quelle di Juve, Roma, Lazio, Inter e Milan: gratuita fino a giugno per chi ha il pacchetto Sky Sport, 9,90 euro al mese da lì in avanti.
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