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Totti dietro l'angolo "Mi mancherà Alex"

"Il gol da record? Avrei preferito vincere con la Samp... A Torino una sfida speciale, ma noi siamo tranquilli"

Totti dietro l'angolo "Mi mancherà Alex"

Ieri mattina si è risvegliato con un anno e un record in più. Ma anche con l'amaro in bocca per un'altra sera negativa per la Roma, che ha allungato il tabù Olimpico a 6 partite. Francesco Totti ha tagliato il traguardo dei 36 anni e dei 216 gol in serie A (il 100° segnato sotto l'amata curva Sud giallorossa), facendolo diventare il terzo bomber di sempre dopo Piola e Nordahl. «Avrei preferito vincere piuttosto che far gol», il suo messaggio al canale tematico. Per celebrare compleanno e nuovo passo nella storia del suo capitano, il sito della Roma gli ha dedicato un'intera pagina in cui ha raccolto tutte le frasi più belle dedicate, negli anni, a Francesco - «il più importante giocatore della storia giallorossa» - dai più grandi personaggi dello sport mondiale, Pelè, Maradona e Platini tra gli altri. Cambiano calciatori e allenatori, ma Totti resta sempre il migliore della Roma.

«Giocare con lui ti rende le cose più semplici, gli ho mandato gli auguri via sms a mezzanotte, ma non vi dico cosa gli ho scritto», ha rivelato Osvaldo in un'intervista a Sky. Totti è felice per gli auguri arrivati (all'appello c'è anche quello del suo ex presidente Rosella Sensi: «Mi sembra che giochi meglio oggi di prima») ma di tempo per festeggiare ce n'è stato ben poco. Incombe la Juve, quasi un derby al veleno per Zeman che nella pancia dell'Olimpico ha già acceso la vigilia: «Se i tifosi bianconeri ce l'hanno con me, dovrebbero avercela anche con i pubblici ministeri e i tribunali».

Attesa un'altra puntata oggi in conferenza stampa dopo le ultime «carezze» settembrine con gli ex Vialli e Ferrara. Intanto Totti pensa già che per la prima volta non troverà di fronte il suo amico-avversario Del Piero, emigrato in Australia. «Mancherà a me e al calcio italiano», così il capitano giallorosso, rimasta l'ultima bandiera del nostro football che domani a Torino cercherà il gol numero 8 della carriera ai bianconeri, ai quali non segna dal 14 novembre 2010. «Partita speciale, proveremo ad affrontarla con tranquillità e spensieratezza», ha sottolineato il numero 10 giallorosso.

Ieri a Trigoria Zeman ha parlato a lungo alla squadra, soffermandosi sugli errori di un'altra partita storta in casa. In tre sfide all'Olimpico, due rimonte subite e altrettanti punti incassati. Senza conteggiare la vittoria a tavolino con il Cagliari, un solo successo (a Milano) ormai lontano quasi un mese, otto gol segnati, sette subiti. Numeri che fanno scattare l'allarme in vista della Juve anche a causa delle condizioni fisiche di alcuni giocatori, soprattutto a centrocampo. Pjanic non sarà disponibile per Torino e De Rossi è ancora a mezzo servizio. E poi c'è un caso Stekelenburg: un altro errore grave e decisivo, di cui si è assunto la colpa, ma il problema portiere resta d'attualità. Zeman continua a dirsi soddisfatto della squadra, ma è difficile credergli, probabile che stia facendo scudo al gruppo.

Osvaldo, al rientro dopo l'infortunio al ginocchio, sprizza ottimismo: «Sono fiducioso, andiamo a Torino per cercare di vincere e portarci a casa i tre punti. Abbiamo una grande squadra e possiamo fare bene. Chi prenderei dalla Juve? Quagliarella, visto che Vucinic è già stato qui».

Ma alla Roma intanto servono i suoi gol.

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