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Totti e quel no al Real Madrid: una carriera al servizio della Roma

Totti, in carriera e più di una volta, è stato tentato da altri club italiani ed europei: il Pupone, però, ha sempre avuto la Roma nel suo cuore

Totti e quel no al Real Madrid: una carriera al servizio della Roma

Francesco Totti è cresciuto nelle giovanili della Roma e nel corso della sua lunghissima carriera ha fatto una scelta ben precisa: restare a tutti i costi in giallorosso nonostante le tante offerte piovute sulla sua testa nel corso degli anni. Il Pupone, forse, avrebbe vinto il Pallone d’Oro se avesse accettato la corte del Real Madrid che nel 2002, quando il classe ’76 aveva 26 anni ed era nel pieno della maturità calcistica, aveva presentato un’offerta alla Roma per strappargli il suo prodotto del settore giovanile. Lo stesso Totti, nel giorno del suo quarantesimo compleanno aveva ammesso questa cosa: “Avevo bisticciato col presidente, c'erano cose che non andavano e il Real Madrid era lì, a un passo, ci sono andato molto vicino. Non sarei mai andato in un'altra squadra italiana, ma a Madrid sì. Poi gli amici, la famiglia, mi hanno consigliato bene, mi hanno consigliato di restare e meno male che ho dato retta a loro. Sono felice di aver scelto di restare".

Totti, però, non è stato corteggiato solo dai Galacticos visto che in Italia anche Inter e Milan hanno fatto più di un tentativo per strapparlo alla Roma. Silvio Berlusconi e Massimo Moratti, a più riprese, hanno sempre ammesso di provare stima e affetto nei confronti del capitano della Roma che però non avrebbe mai tradito, con un altro club italiano, quella che per lui è stata come una seconda casa. Berlusconi una volta dichiarò: "Mi sarebbe piaciuto averlo ma non ho mai pensato di comprarlo, le bandiere non si comprano o si vendono”. Moratti, invece, fu ancora più esplicito: “Io sono tifosissimo di Totti, nel senso che ho piacere nel vederlo giocare, però so che anche Spalletti è una persona molto intelligente. Se lo avrei voluto all'Inter? L'ho anche chiesto tanti anni fa. Non è andata bene ma lo avevo trattato”.

Totti, dunque, come Paolo Maldini, Alessandro Del Piero, Javier Zanetti o Gianluigi Buffon resta una delle ultime bandiere di questo calcio che ormai è diventato sempre più votato al business che all'attaccamento alla maglia.

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