Beati, si fa per dire, gli uomini che hanno potuto vedere il trofeo Tim di calcio. Vedere in tivvù, perché i presenti allo stadio San Nicola di Bari hanno constatato lo stato pietoso del prato, un miserabile canalone e il sindaco Emiliano, quello delle cozze pelose, e il governatore poeta della regione, sanno di che cosa parlo. Ma gli altri? Quelli sintonizzati sul digitale? Nulla, nero, niente segnale. Vado per ordine: la Rai informa che è stata completata la copertura del digitale terrestre sull'intero Paese. L'Italia è finalmente unita. Così garantisce l'annuncio che scorre sotto un programma qualunque, di una rete qualunque, di Stato. Balle. Balle colossali. Il digitale terrestre è una chiavica che tutti gli italiani, da Codroipo a Calascibetta, hanno imparato a conoscere e a maledire in questi mesi di prove tecniche e di laboratorio. Intanto la Rai ha intascato il canone non assicurando il servizio completo che in inglese dicesi full monty e significa anch'esso servizio completo, in un altro senso ma alla fine risulta lo stesso.
Esempio: durante il campionato europeo di calcio per nazioni, in alcune zone d'Italia, le trasmissioni dell'evento suddetto sono state puntualmente interrotte in corso d'opera, con il seguente messaggio: nessun segnale. Ma come, fino a un minuto fa vedevo anche quello che sfuggiva all'arbitro e ai suoi assistenti e adesso mi togliete il privilegio? Molti si sono fiondati su Sky, laddove l'europeo Rai era comunque codificato, però scegliendo il canale tedesco che trasmetteva tutto e di più, senza un solo secondo di pubblicità. Il digitale è un numero di illusionismo, ti incanta, ti attira, ti acciuffa e poi, voilà, scompare, sparisce, si frantuma, nelle immagini tipo maglione di Missoni, nell'audio che procede a scatti.
Non è mica finita. Tra due anni è previsto l'arrivo del T2, non è un treno ma il nuovo digitale terrestre che cancellerà tutte le attuali modifiche e innovazioni tecnologiche, costringerà a portare in discarica i televisori più attrezzati, tra 3d e affinità varie, e ci dirotterà verso nuovi empori per l'acquisto dell'ultimo modello dotato del sistema. Chissenefrega dell'abbonato, chissenefrega se non può vedere il cane Rex, il Tour o il calcio di punizione di Pirlo. Ma perché ci avete tolto l'analogico? Era così semplice, immediato, umano, naturale. Avevi i tuoi canali, senza l'imposizione continua di aggiornare la sintonizzazione e di ricercare nuove frequenze, eravamo sereni e pacifici, accendevi e guardavi. No, i bastardi dentro, non voglio pensare male, hanno deciso che l'analogico non avesse più storia e ragion d'essere, black out e avanti con le nuove tecnologie. Totale: Rai e Mediaset hanno favorito il dirottamento su Sky, con tutti gli annessi e connessi, un autogol che nemmeno il più idiota dei dirigenti responsabili poteva allestire. Ma è stato allestito e alla fine della fiera hanno anche la faccia tosta di comunicare che gli esperimenti si sono conclusi, il sistema è operativo su tutto il Paese, isole comprese. Giungono notizie sconfortanti da alcune zone del Paese medesimo, mi dicono che al Circeo, nel Ravennate, a Sestri, in Puglia, è severamente vietato soltanto pensare al digitale, si procede con altri mezzi di emergenza.
L'abbonato? Che se la prenda dove sa. Con o senza digitale.
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