Tutti insieme per affrontare il cambiamento senza che sia la filiera a soccombere

di Giorgio Boiani*

Il mondo dei venditori di auto usate si interroga e lo fa nel periodo storico più confuso in assoluto. Il mantra della motorizzazione elettrica rischia di inquinare il naturale ricambio di autovetture diesel omologate Euro3 ed Euro4 fabbricate fino al 2009.

Circa 15.000.000 di auto, che fino a ieri potevano costituire un mercato di sostituzione verso una vettura nuova o usata più fresca, rischiano di sparire. Questo, dal nostro osservatorio, toglierà risorse economiche a tutto il comparto e complicherà la vita al consumatore che aveva pianificato di cambiare la sua vettura più avanti. Ma non solo la vendita di veicoli. La riparazione classica e il conseguente impiego di ricambi per la manutenzione avrà un arresto con la conseguente perdita di fatturato e la ricaduta in percentuale sul Pil riferito al settore automotive. Siamo tutti consapevoli che anche l'Italia dovrà attenersi alle regole mondiali di riduzione drastica delle emissioni e di adeguarsi alle nuove restrizioni, ma perché ciò avvenga non possiamo pensare che possa essere un passaggio che non affronti in modo serio e strutturato qualsiasi decisione governativa da intraprendere.

AsConAuto, al fianco di tutti gli

altri player, delle Case, gli enti accreditati e la politica, è pronta a dare il suo contributo. Il mondo sarà migliore se tutti - insieme - faranno la propria parte con coscienza e consapevolezza.

*Vicepresidente di AsConAuto

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica