«Aspetto con ansia questa partita e spero sia divertente». Pavel Nedved (nella foto) ieri era a Milano, un bagno di ricordi dentro San Siro, in compagnia di Franco Baresi, alla presentazione dell'album Panini dedicato alla Champions League in omaggio alle due squadre italiane che quest'anno giocano in Champions. Ma poi si rituffa nel presente. E bacchetta Mazzarri a modo suo. Spiccio andante. Le polemiche di Pechino, la Juve sul podio e il Napoli negli spogliatoi per protesta? «Mazzarri ha detto che rifarebbe quella scelta: mi stupisce. Dopo la finale di Coppa Italia, nonostante avessimo perso, abbiamo stretto la mano a tutti. Io per primo. Però non credo che questi discorsi possano turbare il clima della gara. Da quando è stato inaugurato, allo Juventus Stadium si è sempre respirato un clima di festa e penso proprio che sarà così anche domani».
Il Napoli ci ha provato polemizzando anche sulla nazionale, sui vantaggi concessi agli juventini. A casa Juve c'è un ordine chiaro che Nedved rispetta: la nazionale sopra tutto. Niente di più facile per uno che alla sua nazionale credeva. «Le polemiche? Onestamente non le capisco e mi sorprende questa mentalità.
Meglio pensare a Cavani. Uno che la Juve avrebbe voluto al centro del suo attacco. Nedved fa finta di niente. Svicola. «Un giocatore che piace a tutte le squadre. Speriamo sia stanco...».
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