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Scoppia la guerra rossa "Io non sono un idiota"

Vettel, decimo a Portimão, allude ad una disparità di trattamento. Binotto lo fulmina: ''Le macchine sono identiche...''

Scoppia la guerra rossa "Io non sono un idiota"

''È ovvio che una macchina è più veloce dell'altra, guardo i dati e non capisco. Un idiota non sarebbe in grado di comprendere i numeri di Charles, ma non sono completamente idiota'' risuona fortissimo il J'accuse di Sebastian Vettel dopo il Gran Premio del Portogallo.

Clima nuovamente incandescente in casa Ferrari all’indomani del Gran Premio di Portimão. Nonostante il quarto posto di Charles Leclerc, un risultato incoraggiante considerati i numeri di questa disastrosa stagione, la tensione ai box cresce sempre di più. A cinque gare dalla fine della stagione Vettel vive sempre più da separato in casa gli ultimi mesi della sua avventura ferrarista, con il dubbio che non tutto remi verso la sua direzione.

Al termine della gara dell'Algarve, il pilota tedesco, partito quindicesimo e arrivato decimo, mostra tutta la sua insofferenza per la situazione attuale. Dopo i complimenti al compagno ''Non solo mi batte, ma gioca proprio in un’altra categoria. Non c’è molto che possa fare, anche nei giri che mi sembrano buoni sono più lento. E più di così non riesco'', ai media tedeschi Seb lancia un messaggio che appare sibillino: ''Dove perdo tempo? So solo che sto stringendo i denti da inizio anno. Un idiota potrebbe non rendersene conto, ma sono un completo idiota? Ne dubito. Ad un certo punto dovrei essere fortunato e premere il tasto giusto. Non lo faccio mai e se lo faccio è solo con grande difficoltà. Nell’altra macchina sembra tutto molto più facile. Devo guardare solo me stesso, ma ovviamente fa male. Soprattutto perché le mie aspettative su me stesso sono più alte di quelle degli altri. Non mi interessa davvero tutto il clamore che si crea, ma per me la macchina rimane difficile''.

Non si è fatta attendere la risposta di Mattia Binotto, che ha risposto così alle parole del tedesco: ''Le macchine sono identiche. Spero che Seb riesca a qualificarsi più avanti a Imola e far vedere meglio le sue qualità in gara. Charles è bravo, però ci si aspetta di più anche da un secondo pilota''. Parole durissime quelle del team principal che a questo punto considera il tedesco, in un certo senso anche a ragione considerando che a fine 2020 il rapporto finirà, il secondo cavallo su cui puntare. D'altronde risultati alla mano i numeri sono impietosi: 10-2 il bilancio in qualifica, due podi a zero, 46 punti in più in classifica, ottavo posto contro tredicesimo, tutti a favore del monegasco. Un bottino misero in un anno stortissimo per la Ferrari quello di Seb, che arrivato a Maranello nel 2015 per emulare il mito di Michael Schumacher, vede scorrere mestamente gli ultimi istanti di quest'avventura incompiuta.

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