Il retroscena sulla Juve: Allegri aveva giù intuito il disastro. Ecco perché...

Poca concentrazione e poca voglia: Allegri aveva già previsto tutto in vista della sfida contro il Sassuolo che ha fatto precipitare la Juventus a meno 13 dalla vetta. Il tecnico studia come uscire dalla crisi

Il retroscena sulla Juve: Allegri aveva giù intuito il disastro. Ecco perché...

Massimiliano Allegri sta vivendo forse il momento più difficile della sua carriera, sicuramente il più difficile da quando allena la Juventus. Il suo ritorno sulla panchina bianconera era stato visto come una manno dal cielo ma finora i risultati non stanno dando affatto ragione alla scelta della società. 13 i punti di ritardo dalla vetta della classifica, solo 4 vittorie (anche sofferte) nelle 10 uscite in campionato più tre pareggi e tre cocenti sconfitte, di cui due in casa. 14 gol realizzati e ben 13 subiti per una difesa che un tempo era granitica, di ferro, impenetrabile.

Dalle risate alla serietà

Le risate post Inter-Juventus avevano fatto irritare molti tifosi della Juventus anche perché in campo erano stati i nerazzurri a condurre e a fare la gara con i bianconeri capaci di trovare il pareggio solo su calcio di rigore e per un'ingenuità di Denzel Dumfries. Secondo quanto riporta Tuttosport, però, Allegri aveva avuto di brutti presentimenti prima del match contro il Sassuolo che è costata la terza sconfitta in campionato. Alla Continassa, infatti, la squadra pare non si fosse allenata secondo i dettami imposti dall'allenatore che prevedono disciplina, rigore, concentrazione.

La bruciante sconfitta subita contro i neroverdi di Dionisi, che hanno vinto con merito la sfida dello Stadium, ha di fatto aperto la crisi bianconera che ora non potrà più fallire nelle prossime 28 giornate che restano se vorrà avere un lumicino di speranza per provare a rientrare nella lotta scudetto (ad oggi difficile a meno che Napoli e Milan non crollino di netto). Il quarto posto e dunque la Champions League sembrano al momento l'obiettivo più realistico per una squadra che ha mostrato crisi di gioco, di identità e anche poca compattezza, uno dei punti cardini da sempre della Juventus.

Verona a domicilio, Zenit in Champions League (ma con la qualificazione già in tasca) e Fiorentina prima della sosta: la Juventus e Allegri sanno che bisognerà fare bottino pieno per non fare diventare la crisi di risultati una vera e propria emorragia inarrestabile.

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