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"Una vittoria nel freddo che scalderà l'Africa"

Un progetto dietro l'impresa. Il tedesco corre per la Qhubeka che regala bici ai bambini neri

Una vittoria che scalda i cuori, in una giornata di gelo. Il 26enne tedesco Gerald Ciolek beffa in volata Sagan e Cancellara e regala una vittoria che fa bene e fa del bene ad un intero continente. Al termine di una corsa che ha costretto i ciclisti a trasformarsi in eroi, stando alla confessione di Cancellara: «Arrabbiato per aver perso? Diciamo che oggi tutti quelli che sono arrivati fino a Sanremo hanno vinto».

«Sono felice per me e per il mio team - spiega invece Ciolek, il vincitore della Mtn Qhubeka -, che ha un progetto ambizioso, ha una finalità unica al mondo: fare del bene ai bimbi del Sud Africa che sono costretti ad andare a scuola a piedi. Noi regaliamo un'opportunità: donare biciclette per facilitare la scolarizzazione».

Qhubeka nella lingua Zulu significa "resistere", "progredire", "andare avanti". La Mtn-Qhubeka promoted by Samsung ha come obiettivo quello di aiutare le comunità rurali a crescere fornendo al maggior numero di bambini delle biciclette, permettendo loro così di studiare e, successivamente, lavorare per migliorare il loro ambiente e la loro società.

Qhubeka è una fondazione nata nel 2005 grazie a Anthony Fitzhenry, un uomo d'affari di successo che ad un certo punto della sua vita, ha deciso di cambiare decisamente le proprie priorità. L'idea è semplice: dare una bicicletta a chi non ce l'ha per migliorare e abbreviare la strada da percorrere per andare semplicemente a scuola. Le bici consegnate fino ad oggi sono più di 40mila in Sudafrica, 150mila nel resto del continente.

In questa squadra africana corre anche un giovane italiano. Si chiama Kristian Sbaragli, ha 22 anni e vive a Castel Fiorentino, vicino Empoli. Corridore veloce, tiene bene sulle salite brevi.
«La Mtn-Qhubeka ha la sua sede europea a poco più di 50 km da casa mia, a Guamo, in provincia di Lucca. Io sono piaciuto a loro, e loro sono piaciuti molto a me. Questo è un grande progetto, e la squadra diventerà grande, perché è gestita da persone perbene, che hanno obiettivi molto ambiziosi».

Prima Sanremo, subito a segno. «Un sogno che si realizza - spiega sempre Ciolek -. Un sogno per me e per tutto il nostro team. L'associazione "no profit" Qhubeka attraverso i suoi volontari e le donazioni che riceve ha l'obiettivo di regalare alle famiglie più bisognose delle biciclette, che costituiscono la soluzione più efficace ed economica per affrontare questo problema in tempi rapidi. Pensate che in Sud Africa dei 16 milioni di bambini che vanno a scuola, 12 milioni ci vanno a piedi e di questi 500.

000 impiegano mediamente quattro ore per andare e tornare da scuola, ogni giorno. Noi trasmettiamo un messaggio, un appello importante. Basta poco per fare del bene, anche un sms al 44447. Seguiteci per aiutare», chiosa Ciolek, l'uomo che scalda i cuori nella Sanremo segnata dal gelo.

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