
Limone Piemonte Viene dal Paese delle fiabe Jonas Vingegaard, di quel Hans Christian Andersen che scrisse il Brutto anatroccolo e La Sirenetta, ma il danese ieri si è ispirato a Pinocchio. Sarà che la Vuelta diretta a Limone passi da Vernate, il paese di Pinocchio (c'è anche un'opera che ricorda il celebre burattino all'ingresso del paese) perché qui visse e morì Attilio Mussino, uno dei più celebri illustratori della storia del burattino e per questo soprannominato lo zio di Pinocchio, ed è qui che Jonas trova ispirazione. In verità è il suo direttore sportivo, Jesper Morkov, ieri mattina ad Eurosport aveva assicurato che il traguardo di Limone interessava poco o nulla ai suoi, perché troppo facile. Si, come no.
A Limone Piemonte il grande favorito si prende la seconda tappa e il primato della Vuelta. Sprint in salita con tanto di colpo di reni del danese che si rivela letale per nostro Giulio Ciccone, che già pregustava il successo. Pochi centimetri per passare dal delirio allo sconforto. E dire che l'abruzzese, amico di Jannik Sinner, non aveva sbagliato un colpo: lanciatosi a mezzo chilometro dal traguardo sulla scia di Pidcock, presa la sua ruota, sperava di prendersi la tappa. Peccato che non faccia i conti con il danese che a 25 km (Martin ritirato, ndc) dal traguardo finisce anche gambe per aria con tanto di botta al ginocchio sinistro: ma saprà consolarsi... Triste Ciccone (adesso nella generale è 2° a 4, ndc), tutt'altro che felice Antonio Tiberi, che perde in un sol colpo 21: troppi.
Ha le gambe da fenicottero Jonas, ma da oggi anche il naso Pinocchio: quello che dice non fa.
Il traguardo gli sorride e lui la volata la fa eccome, per far capire a tutti che è qui per fare come un anno fa al Giro il suo acerrimo rivale, Tadej Pogacar: dalla seconda tappa in rosa, fino alla fine. Vorrà fare la stessa cosa? Basta non chiederglielo, tanto ci dice una bugia.