Wimbledon e il fascino del possibile terzo uomo...

Il tennis è questo, vive di rivalità, di partite epiche e di partiti sugli spalti che scelgono da che parte stare, a volte sguaiatamente com'è successo a Parigi

Wimbledon e il fascino del possibile terzo uomo...
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Carlos Alcaraz e Jannik Sinner (e viceversa) si sono divisi gli ultimi 6 titoli dello Slam, e tutti vorrebbero vedere loro l'ultima domenica di Wimbledon a giocarsi una specie di temporaneo spareggio per decidere chi sia attualmente il più forte.

Il tennis è questo, vive di rivalità, di partite epiche e di partiti sugli spalti che scelgono da che parte stare, a volte sguaiatamente com'è successo a Parigi.

Ma nel giardino di Church Road non è ammessa la maleducazione, e quindi la vera domanda da farsi è questa: ma se poi spuntasse un terzo uomo? L'erba di Londra, in fondo, è la superficie più imprevedibile di tutti: l'hanno pressata, la tagliano a 8 millimetri per far contenti i giocatori, ma poi alla fine tutto può succedere, in una specie di roulette verde che ogni anno regala sogni. Insomma: Alcaraz-Sinner è la sfida che tutti aspettano, eppure l'agguato è sempre dietro l'angolo: Carlos arriva in splendida forma, Jannik con i noti problemi nel suo team ma dicendo di sentirsi "molto bene. I primi due giorni di allenamento non ero a posto, ma ora sono prontissimo. Perdere ad Halle così presto è stato quasi meglio". Però: chi vuol essere il guastafeste? Naturalmente Novak Djokovic - a caccia del suo 25esimo Major (record) e del suo ottavo trionfo inglese (record alla pari con Federer) -, ma se dovessimo scommettere 1 penny davvero lo investiremmo su Alexander Bublik, e il perché lo leggete qui a fianco.

Poi ci sarebbe il solito eterno incompiuto Zverev e l'idolo di casa Draper, ma la speranza alla fine è che se proprio dev'esserci qualcuno al di fuori di Sinner, speriamo che sia italiano: oggi si comincia con 7 in campo (sei ragazzi più la Paolini), dei 14 nei tabelloni di singolare. Con Musetti reduce da un infortunio e Berrettini che vuole tornare quello della finale 2021. Nulla è escluso insomma, ma di certo c'è che a Wimbledon c'è solo una regola: vince sempre il migliore.

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