Lo "Zenit" della Signora: cancellare CR7

Bonucci l'ha ribadito: "Riprendiamoci lo spirito Juve". Allegri: "Vincere per pensare all'Inter"

Lo "Zenit" della Signora: cancellare CR7

Se arrivasse un altro 1-0, non ci sarebbe da stupirsi. Allegri ne sarebbe strafelice e la statistica si aggiornerebbe facilmente: la Juventus è infatti reduce da tre vittorie ottenute con il minimo vantaggio e tenendo la porta inviolata, avendo così rimesso in sesto un inizio stagione del tutto inferiore alle attese.

La svolta, guarda caso, proprio in Champions: contro il Chelsea campione in carica, lo scorso 29 settembre, grazie a un gol di Chiesa e a una prova attenta e concreta. Di quelle che tanto piacciono all'allenatore bianconero: pochi fronzoli, tanta sostanza. La stessa di cui andrà alla ricerca anche stasera, a San Pietroburgo contro lo Zenit: 6 punti in classifica la Juve, 3 i padroni di casa. Questi ultimi appaiati al Chelsea: tutto è ancora in gioco ma la Signora che contro la Roma ha schierato sette italiani tra i primi undici: non erano così tanti dal maggio 2015 - è ovviamente messa meglio dei suoi rivali. Avendo anche ritrovato in Szczesny un punto di forza: il rigore parato domenica a Veretout (il 22° su 78: mica male) è seguito infatti a una serie di buone prestazioni, vedi per esempio quelle contro Milan e Spezia. «Non ero scarso prima e non sono un fenomeno adesso le parole del polacco -. Io gioco sempre con tranquillità. Intanto, però, sono cambiati lo spirito di squadra e la voglia di difendere. Bisogna fare i complimenti all'allenatore: siamo diventati una squadra da 1-0 in soli tre mesi, adesso il gruppo ha voglia di soffrire». Solidità, allora. Ricercata da tutti, tornando alla Juve pre-ronaldiana («riappropriamoci di quello spirito», ha detto ieri Bonucci) che si è poi persa strada facendo. Allegri non è certo tipo schizzinoso: gli piace vincere e basta. E lavora per quello. Non a caso, delle 196 vittorie che ha ottenuto da quando guida la Juventus, ne ha festeggiate 44 per 1-0: un'enormità o quasi, viste le mille varianti che condizionano una partita di calcio.

Lo Zenit, di suo, non potrà essere sottovalutato ma certo non è una superpotenza: in Champions, battendo il Malmoe nel turno precedente, ha infatti interrotto una striscia di otto gare senza vittorie, mentre in campionato arriva da due ko di fila pur essendo tuttora primo in classifica con due punti di margine sul Sochi e tre sulla Dinamo Mosca. Detto della pericolosità di Dzyuba, centravanti che in carriera ne ha combinate di tutti i colori litigando anche faccia a faccia con il ct azzurro Mancini, «affronteremo una buona squadra con giocatori tecnici dalla metà campo in su così Allegri -. A Londra, contro il Chelsea, hanno fatto bene anche a livello difensivo.

Per noi sarà una gara importante: con un risultato positivo, aumenteremo non di poco le possibilità di passaggio del turno». A quel punto sarà anche più facile pensare all'Inter, da sfidare domenica sera: «Nella corsa al tricolore dello scorso anno chiude Bonucci sono stati più decisivi i nostri demeriti che i meriti di chi ha poi vinto».

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