Lo spot sul Garda senz'acqua altro insulto tedesco all'Italia

Proteste per l'installazione della multinazionale. E.On Mazzali: "Finto ambientalismo. Pensino ai loro laghi"

Lo spot sul Garda senz'acqua altro insulto tedesco all'Italia
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Una barca «sospesa» sul Lago di Garda per «richiamare l'attenzione sulla siccità e sul cambiamento climatico». L'installazione, ideata dall'azienda tedesca E.On, sta facendo discutere, con l'assessore della Regione Lombardia al Turismo Barbara Mazzali che si chiede se dietro la trovata non si nasconda «un finto ambientalismo ai danni dei laghi italiani». La barca è sospesa sul livello del lago di circa 75 centimetri, nel punto dove anni fa arrivava l'acqua. Un'iniziativa «con cui abbiamo fatto un ulteriore passo verso la creazione del più grande movimento green del Paese per un'Italia più verde» ha spiegato Frank Meyer, ceo di E.On Italia, assicurando che «questo va oltre il business. Qui sul lago di Garda vediamo come il cambiamento climatico impatti concretamente su tutti noi».

Eppure il Pirellone non ha gradito, sia perché si rischia di screditare una località molto gettonata tra i turisti, soprattutto quelli tedeschi, sia perché si sviliscono gli sforzi fatti dalla Regione per contenere i danni della siccità centellinando l'acqua. «Siamo tutti contro i cambiamenti climatici - attacca Mazzali - ma siamo sicuri che la società tedesca farebbe lo stesso spot sul lago di Costanza, fino allo scorso anno in allarme siccità, tanto da dover recuperare barche arenate nella sabbia?». Oppure sul Danubio che, sempre lo scorso anno, per quanto era prosciugato «riportò» alla luce dozzine di navi dell'esercito tedesco affondate durante la Seconda guerra mondiale? «Ma soprattutto come mai - ha aggiunto l'assessore - E.On lancia questa campagna proprio all'inizio dell'estate, quando tanti turisti tedeschi sognano i laghi italiani?». Il dubbio è «che per tutelare luoghi di interesse turistico a casa propria» qualcuno «venga a fare le pulci ai laghi concorrenti sotto mentite spoglie ideologiche».

L'installazione non è piaciuta nemmeno all'avvocatura di Trento che ha avanzato una diffida contro E.On per pubblicità lesiva dell'immagine del Trentino, configurando un danno patrimoniale al programma di promozione turistica del lago e dell'intero territorio, per cui sono state investite ingenti somme di denaro: «Condivido l'azione che hanno intrapreso - assicura Mazzali - e appoggio l'intenzione del nostro presidente di muoversi nella stessa direzione». Anche per tutelare gli interessi degli operatori delle strutture ricettive del lago di Garda, preoccupati dal potenziale danno d'immagine della barca sospesa. Soprattutto perché i primi dati dell'estate sono molto positivi, con le stime dell'assessorato che parlano di tassi di occupazione per gli hotel del Garda per giugno, luglio e agosto già all'81 per cento. «Forse E.On ha visto questi dati e ha pensato di lanciare furbescamente una campagna sottilmente denigratoria?». Quella barca è «un inutile spaventapasseri per turisti - prosegue Mazzali - la sostenibilità la si fa concretamente, non dicendo ai cittadini che basta farsi una doccia in meno o non lasciar scorrere troppo il rubinetto». Mazzali si è rivolta anche ai più giovani che hanno rilanciato sui social network il video del Garda «malato di siccità».

«Si facciano qualche domanda i TikToker che lo stanno condividendo solo perché essere ambientalisti è trendy. Stiamo davvero facendo l'interesse della nostra Italia e della nostra regione? Oppure seguiamo le mode, ma a guadagnarci sono, come troppo spesso succede, gli altri?». In questo caso le località turistiche tedesche.

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