Alessia Marani
da Roma
Ora sulle «spese pazze» di Piero Marrazzo alla Regione Lazio indaga la Corte dei conti. A rivelarlo è il settimanale Panorama che nel numero oggi in edicola dedica ampio spazio alle consulenze doro e alla moltiplicazione di poltrone e auto blu varata dalla neo-giunta dellex conduttore televisivo allindomani dellinsediamento nel palazzo di vetro di via Cristoforo Colombo. E subito denunciata da il Giornale.
La Procura generale della Corte dei conti rivolge cinque quesiti allex difensore dei diritti dei cittadini in Tv per chiedere informazioni sulle decisioni assunte le scorse settimane riguardo allaumento degli incarichi, delle consulenze e dei relativi emolumenti destinati ai componenti dello staff presidenziale e a vari altri impiegati. Insomma, i magistrati contabili dello Stato chiedono a Marrazzo & Co. di giustificare il loro operato.
Operato che nei giorni passati aveva mandato su tutte le furie persino gli alleati di governo: dai compagni di Rifondazione comunista (che hanno ritirato i loro componenti dalle commissioni «incriminate») ai diessini e «amici» della Margherita che al loro presidente non hanno risparmiato critiche pesantissime. Una vera bufera nel centrosinistra ulivista che della «morigeratezza» e della guerra agli sprechi aveva fatto il suo cavallo di battaglia durante la campagna elettorale contro lattuale ministro della Sanità, Francesco Storace.
In testa, il paladino del piccolo schermo, quello stesso Marrazzo che appena occupato lo scranno di governatore del Lazio ha pensato bene, per prima cosa, di «rendere grazie» a supporters e fidati collaboratori. Come? Lo scopre il Giornale, dando unocchiata alle prime delibere e mettendo semplicemente mano alla... calcolatrice.
Tra il 12 e il 19 maggio, il neo-presidente firma i primi atti. È solo linizio. In un batter docchio le commissioni consiliari da 14 passano a 21 (con il conseguente aumento di presidenti che dovranno disporre anche loro, come gli assessori, di auto blu con autisti a disposizione); il personale di segreteria da 137 passa a 177 dipendenti; i collaboratori, da 253 a 292; i superconsulenti (con compensi da 80mila a oltre 200mila euro) lievitano di 13 unità. La stima è che complessivamente gli stipendi «doro» facciano gonfiare il budget di spesa della Pisana di almeno il 30-40 per cento in più rispetto allamministrazione uscente di segno opposto. Malumori e scontenti non si fanno attendere. Emanuele Macaluso, ex deputato Pci, ex direttore de lUnità, non usa mezzi termini e lancia i suoi strali su un Piero Marrazzo più isolato che mai: «Il segnale del cambiamento - dice - cè stato, ma in peggio».
Non basta al telegiornalista di «Mi manda Rai3» tornare sui suoi passi con una delibera dell11 luglio, con la quale la giunta decide di «limare» alcuni stipendi, solo i più alti, quelli da 230mila euro.
Tutti documenti, questo compreso, su cui ora la Corte dei conti dovrà indagare.
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