Gli «sprechi negli armadi» del Comune

Anche ieri, presenziando alla presentazione del progetto di «Fonopoli», il sindaco Veltroni è tornato a lamentarsi dei tagli della Finanziaria sulle spese degli enti locali, attaccando tra l’altro chi aveva polemizzato ricordandogli i recenti fasti della Notte Bianca. In Campidoglio, però, ancora ricordano quando nel 2000 venne attivata la procedura d’urgenza per acquistare seicento palmari ribattezzati «pistole sparamulte» che, con un costo di tre miliardi di lire, alla prova dei fatti riuscirono a tirar fuori circa tremila multe dal valore medio di 50 euro l’una. Oggi i computer (ormai obsoleti) giacciono a fra la muffa dentro scatoloni di cartone accatastati nei ripostigli dei vari gruppi della Polizia municipale. Basta un rapido calcolo per stimare che ogni multa da 50 euro ne è costata al Campidoglio circa 516.

Non male come investimento, al punto che quando il Giornale rivelò lo scandalo il comandante della Polizia municipale Aldo Zanetti promise a Striscia la notizia che presto le «sparamulte» avrebbero ripreso a funzionare. Inutile dire che in strada non se ne vede neppure una.

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