Vi ricordate la biblioteca comunale Valvassori Peroni, la più grande struttura rionale dopo la Sormani, inaugurata in pompa magna lanno scorso e costata al Comune sei milioni di euro, il doppio rispetto ad un primo preventivo e terminata con quattro anni di ritardo? Bene, in quello stesso stabile, è stato costruito anche un auditorium, pensato come spazio multifunzionale per fare spettacoli, conferenze e perché no, anche la proiezione di video. Ora, a più di dodici mesi dal taglio del nastro, si scopre che lacustica non funziona.
«Allo stato attuale è una cosa penosa - dice il presidente della commissione cultura di zona 3 Gianluca Boari -. Già dalla quarta fila non si sentono le parole. Non ci aspettavamo un teatro dellopera, ma almeno un posto a livello di un teatro parrocchiale». Assicura Boari che la sua commissione non farà nemmeno uniniziativa finché le cose non verranno sistemate. «Hanno fatto i lavori male e noi lavevamo detto ai tecnici un anno prima dellinaugurazione - continua il presidente -. Siamo contenti che il Comune ci abbia dato questo spazio, ma ora lauditorium va sistemato». A spese pubbliche ovviamente. Ma quello dellacustica non è lunico guaio, dopo aver eliminato una sbarra di supporto che era stata messa propria al centro della sala, impedendo la visuale al pubblico, ora rimane la questione dellagibilità. I vigili del fuoco non lhanno rilasciata per questioni di sicurezza, la si deve richiedere di volta in volta e per ottenerla in forma permanente bisogna fare altri lavori. Che manco a dirlo significa sborsare altri soldi, ancora delle casse dellamministrazione pubblica.
Una prima stima parla di 21mila euro per interventi di natura edile, impiantistica, per sistemare cavi elettrici pericolosi, eliminare gradini alle uscite di emergenza. «Ma la cosa più allucinante - spiega il consigliere Luca Prini di zona 3 - è che dovrà essere realizzata una separazione tra lingresso dellauditorium e quello della biblioteca, posti uno di fronte allaltro alla distanza di pochi metri, sempre richiesto dai vigili del fuoco per sicurezza in caso di incendio». Non solo, nello spazio sottostante lauditorium ci sono sale per attività di aggregazione sociale e dato che cè un accesso diretto dallauditorium, i due piani non possono essere usati contemporaneamente. Ci vuole una seconda via di fuga e gli spazi dovranno essere separati.
«È incredibile che questi problemi debbano essere sempre risolti con ulteriori costi per la collettività e che i responsabili non vengano mai perseguiti, il Comune dovrebbe avere una maggiore attività di controllo sugli appalti pubblici», conclude Prini.
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