Gian Marco Chiocci
nostro inviato a Teramo
Non vede cosa ci sia da spiegare. Non sente ragioni. Non parla col Giornale. Lex rettore delluniversità di Teramo, Luciano Russi, non ha ritenuto di dover dare alcun chiarimento in merito alle spese folli che il suo ateneo ha sostenuto per abbellire quattro stanze del rettorato in occasione delle visita in facoltà del presidente Ciampi, visita che peraltro non cè mai stata. Dopo linchiesta pubblicata ieri su questo quotidiano, le spiegazioni sarà costrette a darle direttamente al ministro dellIstruzione, Letizia Moratti, rimasta letteralmente senza parole alla lettura dei singoli capitoli di spesa onnicomprensivi di tappeti persiani, cristalli di Boemia, tende pregiate, caminetti, cucine, rivestimenti per soffitti (33mila euro) tre opere darte (un dipinto e due in bronzo per 317mila euro), impianti hi-tech (456mila euro) un rivestimento per soffittatura cassonata (33mila euro) varie boiserie in noce massello (41mila euro) e via discorrendo per un totale che sfiora i 900mila euro.
Il ministero di viale Trastevere ha infatti attivato una procedura durgenza per accertare eventuali irregolarità, ovvero per venire a capo, fra laltro, delle modalità dacquisto degli arredamenti, secondo quanto si legge in una delle delibere del rettorato datata 19 settembre 2002, attraverso «lespletamento di una trattativa privata per la fornitura degli arredi dellufficio del Magnifico rettore e dellannessa segreteria», ovvero senza bando pubblico, «per un importo di 200mila al netto diva».
Il ministero chiederà, dunque, formalmente spiegazioni allex Magnifico, il quale sarà obbligato a fornirle in base alla normativa vigente. Qualora la documentazione presentata, e le motivazioni addotte, non dovessero risultare sufficienti i funzionari di viale Trastevere non escludono un intervento ispettivo nellateneo abruzzese, oggi retto dallex preside di Veterinaria, Mario Mattioli, e «eterodiretto» dallo stesso Russi in qualità di presidente della Fondazione che sovrintende allattività delluniversità.
Notevole impressione ha destato al ministero una «spesa Magnifica» che con la visita di Ciampi alluniversità di Teramo centra davvero poco: lacquisto di una berlina Mercedes S320 per gli spostamenti del rettore, superaccessoriata, pagata dalluniversità 93mila euro (19mila euro solo di optional) senza esser prima passata al vaglio del Cda dellateneo. Una macchina che si è disintegrata il 9 agosto 2004 in un incidente sullautostrada A24, che a oggi è letteralmente da buttare perché non coperta da polizza kasko, che è stata sostituita con lammiraglia della Lancia, una Thesis, acquistata per altri 48mila euro.
Quanto alla Mercedes siamo andati a leggere sia il «buono di carico» del 27 dicembre 2002/78 delluniversità degli studi di Teramo - con riferimento alla fattura numero 481-A del 12 settembre 2002 - sia la fattura numero 00898930672 dellautosalone Sirio srl di Piano dAccio, provincia di Teramo. La macchina, uscita dal concessionario, così comera costava la signora cifra di 60mila euro. Ma al conto vanno aggiunti una quarantina di milioni delle vecchie lire per optional e accessori lusso.
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