Lo sprinter italiano stasera alla Notturna di Milano

Occhio ad Howe per onor di battute, ma stasera la Notturna dell’atletica di Milano si riproporrà con l’abito della festa. Data inconsueta, ma ne è valsa la pena. Sul piano tecnico bella gente. C’è di tutto un po’. Pane anche per i guardoni. Leggi alla voce Caster Semenya, campionessa del mondo degli 800 m. con contestazioni(sul sesso) al seguito. Caster è difesa dalla sua bravura e da un petulante manager. Ma non si può chiuder occhio, voce e orecchie alla curiosità. La diciannovenne sudafricana, fra l’altro, è reduce da una brutta prestazione a Rovereto e il tanto basta per aggiunger pepe alla sfida che, ancora una volta, le porterà Elisa Cusma, una che non è stata tenera quando l’ha vista in desabillè e ascoltato il vocione rugginoso. Ieri Caster ha trovato difesa in due maschietti. Howe e Christophe Le Maitre, velocisti e maschi, dunque al di sopra delle parti. «Caster va tutelata più che aggredita», ha sottolineato Howe. E così il francesino. «Deve correre fra le donne, è pretestuoso dire altro». Un po’ di solidarietà....
Cos’altro stasera? Due ore di gare(inizio ore 21), il meglio dei medagliati azzurri agli europei di Barcellona (gli staffettisti, la triplista La Mantia, Meucci sui 3000 metri). Eppoi Gibilisco, Pistorius, i campioni africani del mezzofondo, la Antonietta Di Martino, guarita dall’ennesimo colpo basso(mononucleosi) alla quale Simona La Mantia, esperta in infortuni, ha regalato un consiglio. «Ormai mi porto un cornetto nella borsa». Infine la chicca: il jet bianco dell’Europa, lo Usain made in Francia. Dici Christophe Le Maitre e ogni speaker non riesce a negarsi lo sfizio di allungare la dicitura: “il primo uomo bianco a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri“. Come fosse l’unico marchio di garanzia, la mercanzia da esporre sulla bancarella. Ma la sua americanizzazione finisce qui: Le Maitre è un ragazzo filante che esprime stile ed eleganza, i genitori si sono fatti una scampagnata con lui a Milano. C’è il gusto della famiglia. Lui racconta tutto quanto può, soprattutto se non lo obbligano a parlare in inglese. Con i velocisti si capisce a suon di frazioni di secondo. Dopo, il “triplete“ d’oro (100, 200 e4x100) agli europei qualcosa è cambiato nella vita. «Mi fermano per strada, mi chiamano alla Tv». Il fisico ogni tanto da segnali di resa («Problemi ai tendini»). La testa ha già scelto la soluzione : «Preferisco sempre correre i 100 metri, perchè sono più brevi». Vedere per credere.
Già trovato il peggiore in campo.

Che dire, infatti, della commissione vigilanza del Comune di Milano, che ha tagliato l’agibilità: solo 3500 posti(contro 10mila)? Come se l’Arena non esistesse da cento anni e in questi decenni non abbia mai ospitato manifestazioni. Oggi alle 14 (la commissione voleva decidere alle 20, un’ora prima delle gare e aveva proposto il XXV Aprile come stadio alternativo!!!!) forse i posti aumenteranno. Se Milano non fa la stupida....
RiSi

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