Spunta Alice nel brodo delle meraviglie

ShanghaiEd ora racconteremo di Alice nell’acqua delle meraviglie. Acqua calda, acqua bollente che ha fatto strepitare gli ometti azzurri finiti fuori gara. Loro non ce l’hanno fata. Lei sì, si è infilata dietro al gotha e via a sgomitare fino all’ultimo. Medaglia di bronzo, la prima volta non si scorda mai. Si chiama Alice Franco, 22 anni, figlia delle Langhe, e un destino nato per caso. Non doveva esserci in questa 25 km del fondo, era la riserva di Giorgia Consiglio. Si, quella che nella 10 km è finita in barella, urlando: «Non lasciatemi sola», sgonfiata dall’acqua calda e da un senso di asfissia. Non ce l’ha fatta, è toccato ad Alice, dalle langhe astigiane ai mari aperti, sorriso e grinta da vendere, due tatuaggi e un pesciolino impresso sulla caviglia ed ora la sua prima medaglia mondiale.
Ha domato i 32 gradi dell’acqua stagnante con la forza del pensiero: quelle tecniche di attivazione che lo psicologo del clan azzurro, Diego Polani, ha insegnato e con lei hanno avuto grossa fortuna. È stata in quel brodo cinque ore e mezza e mentre i suoi compagni annaspavano fino a lanciare lo sos, inveendo contro organizzatori e giurie («Il morto c’è già stato, qui è uno scandalo: la gara andava fermata» dice Cleri, asciugamano in testa e occhi di rabbia ricordando il povero Crippen, morto lo scorso ottobre in gara a Dubai) lei è arrivata al traguardo senza intoppi. «La mente mi ha assistito», ha detto tirando fuori il bel sorriso, figlia unica, ma grande famiglia visti gli otto fratelli di papà e i sei di mamma, un fidanzato, Luca Ferreri, calciatore in promozione e un vicino di casa eccellente come Paolo Conte. «Le condizioni erano al limite, ma io ho saputo adattarmi. Del resto ci alleniamo tanto anche per questo».
Alice è finita in piscina a tre anni («La mamma ha visto che galleggiavo e mi ha lasciato lì»), più tardi ha capito che le acque libere le erano più congeniali. «Ha enormi potenzialità e poi ha saputo tirare fuori gli attributi», racconta il ct Massimo Giuliani. «Forse noi donne al momento giusto tiriamo fuori più carattere», ha sottolineato l’azzurra. L’avevano scelta per le Universiadi (qui in Cina tra un po’ di giorni) come premio. Invece Alice è andata a vincere la medaglia al mondiale e a migliorare il bottino non proprio esaltante del nuoto di fondo(argento della Grimaldi), anche se a Melborune 2007 era stato peggio. Si è caricata a suon di Vasco Rossi, tifosa dell’Inter, non ha dimenticato la dedica alla sua portafortuna. «Questa è stata una giornata memorabile. Non dovevo nemmeno esserci, per questo dedico la mia prima medaglia mondiale a Giorgia Consiglio, di sicuro avrebbe fatto una gara splendida».
Alice adesso sogna lo di shopping a Shanghai, la pasta al tartufo e la panna cotta di mamma. La prima a chiamarla. «A mamma è preso un colpo...». Dal sorriso alle lacrime c’è voluto poco: è bastato andare sul podio.
Ai maschi ha lasciato polemiche e le giustificazioni. Cleri e Edoardo Stochino si sono ritirati, il primo dopo 19 km e il secondo dopo quasi cinque ore. Cleri, campione uscente sulla distanza, torna a Roma con zero medaglie, senza pass olimpico per i 10 km e tante polemiche: «Non c’è rispetto per gli atleti, la giuria è stata irresponsabile, si doveva fermare la gara. Io mi sentivo spegnere poco per volta». Uscito in barella Stochino. Solo 19 su 30 hanno finito la gara (vinta dal bulgaro Stoychev): i tedeschi hanno deciso di non gareggiare: l’acqua superava i 32 gradi, era fuori regolamento secondo le squadre. «La scala dovrebbe essere tra i 20 e i 26».
Invece Alice ce l’ha fatta. Terza donna azzurra a conquistare medaglia in questo mondiale: ieri non ce l’ha fatta Tania Cagnotto, 9ª dal trampolino 3 metri, dove c’è stata la solita doppietta cinese.

Ma non può essere delusa, un mese fa era rotta da un incidente e senza speranze. «Non avrei mai pensato di poter conquistare il bronzo dal metro e di riuscire a partecipare a due finali. È un segnale importante per le Olimpiadi». Ecco, appunto, meglio fidarsi delle donne azzurre.

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