"Stadio e sviluppo, non si usi l'inchiesta per inversioni a U o Azione valuterà"

La vice di Calenda Giulia Pastorella: "Campo largo? Conte giustizialista, il Pd se lo ricordi"

"Stadio e sviluppo, non si usi l'inchiesta per inversioni a U o Azione valuterà"

Giulia Pastorella, capogruppo milanese dei Riformisti (Iv e Azione) e vicesegretaria nazionale di Azione. Il sindaco Sala non si è dimesso ma tra inchieste, paletti e richiami del Pd alla "discontinuità" non c'è il rischio che si blocchi tutto?

"Non si può fermare tutto, non solo per gli investimenti ma per la questione delle Famiglie Sospese (i proprietari di case finite sotto sequestro, ndr.) e aggiungo degli studentati sospesi, visto che sono a rischio1.500 nuovi posti letto".

Prima della nuova tempesta giudiziaria proprio le Famiglie Sospese chiedevano di riaprire un tavolo istituzionale che li aiutasse a uscire dall'emergenza. Ci sono ancora le condizioni?

"Azione aveva sostenuto il Salva Milano e abbiamo criticato il fatto che Pd e poi anche il sindaco Sala abbiano tolto l'appoggio a quella norma. Ora bisogna più che mai e urgentemente riaprire un tavolo, non solo sul pregresso ma anche sul futuro".

Il rinvio della vendita di San Siro a settembre, preteso dal Pd, non rischia di far saltare per l'ennesima volta l'operazione?

"A settembre bisogna votare per forza, il 10 novembre scatta il vincolo. Ritengo che il rinvio sia frutto di un compromesso politico che, per carità, capisco ma è molto rischioso, ci esponiamo a lungaggini burocratiche, malumori del consiglio, e c'è tutto l'iter del rogito che viene dopo. L'ho detto in aula e lo ripeto, slittamento comprensibile a livello di atmosfera politica e di compromesso, ma non si può usare un'inchiesta come pretesto per fare un'inversione a U sul programma con cui siamo stati eletti e sul lavoro che è stato fatto in questi anni. Bisogna aggiustare i punti normativi e le conseguenze negative dello sviluppo, che però ha avuto anche tanti aspetti positivi, ma non si può immaginare per i restanti 18 mesi un sindaco ostaggio di forze politiche che passeranno il tempo a dire l'avevamo detto, andava sviluppata la città in maniera diversa, ora è il nostro momento. Vorrebbe dire cambiare radicalmente rotta, gli elettori potrebbero essere molto confusi".

I vostri alleati, Europa Verde e Pd, hanno battuto molto però sulla discontinuità.

"Il Pd ha tante anime, anche a livello nazionale. Chi voleva votare tranquillamente il Salva Milano e chi lo vedeva come il male assoluto. Deve gestire le divergenze interne non solo nell'interesse della città ma anche di una maggioranza che non può essere vista ritornare sui propri passi, disconoscere tutto quello che ha fatto prima perchè la Procura ha cominciato, e sottolineo cominciato, le indagini. É un segno di debolezza, vuol non essere convinti di quanto si è fatto e neanche dell'esito delle inchieste. Come le altre grandi metropoli, anche Milano deve trovare una maniera per continuare a coniugare uno sviluppo che attrae capitali, persone che si possono anche permettere certi stili di vita, senza rendere Milano invivibile o inarrivabile. Ma già esistevano obblighi di housing sociale e verde nei progetti urbanistici, non cominciamo da zero. Continuiamo".

Il nuovo assessore alla Rigenerazione urbana a questo punto arriverà a settembre?

"Immagino un rinvio ma anche quello sarà frutto di una scelta che indicherà la strada. Che tipo di profilo si sceglierà, premesso che dovrà essere per una volta una scelta condivisa, dovrà dare l'impronta. Mi auguro solo che questo spiacevole incidente, per usare un eufemismo, porti il sindaco, il governo della città, ad essere più incisivo e presente, è stata percepita una mancanza di forza di direzione politica che ha poi permesso da una parte a un'inchiesta giudiziaria di mettere in discussione un intero modello di sviluppo e dall'altra a diverse anime di venir fuori e dilaniare un po' il sindaco di qua e di là. Significa che bisogna essere un po' più solidi forse".

Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani chiede ad Azione di lavorare insieme per un candidato civico nel 2027. Ci sono le basi?

"Il nostro posizionamento è chiaro, soprattutto dopo questa vicenda che ci ha visto ribadire il nostro supporto, ma non incondizionato, alla giunta Sala. Come il Pd ha posto condizioni, noi le abbiamo poste nell'altro senso, se si continua su una linea riformista ci stiamo e continuiamo così. Se in seguito alle inchieste in questi 18 mesi ci sarà uno spostamento su posizioni in cui non ci riconosciamo, faremo le nostre valutazioni".

Per il dopo Sala però si prospetta il campo largo con i 5 Stelle anche a Milano.

"A Milano non esistono, grazie al cielo il loro giustizialismo manettaro conta molto poco. Nel 2021 si decise di tenerli fuori dalla coalizione proprio con la valutazione, poi corretta, che non pesano a livello elettorale e non valeva la pena includerli avendo posizioni così radicalmente diverse. Non so se nel 2027 questo ragionamento varrà ancora o se si preferirà la strada del campo largo.

Spero solo che, se si dovesse considerare la seconda opzione, qualcuno avrà la decenza di ricordare come Giuseppe Conte è stato pronto a dare addosso a Sala senza sapere ancora alcunchè. Sono atteggiamenti che non possono essere messi nel dimenticatoio nel nome di siamo tutti di sinistra".

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