
Il sindaco Sala ribatte al «compagno Ken Loach», il regista inglese politicamente impegnato a sinistra che si è schierato contro la demolizione dello stadio Meazza. Ha scritto in una lettera che sarebbe «un orrore», un'idea «sconvolgente» e «non va permesso che accada». Una difesa a pochi giorni dalla chiusura del bando per la vendita del Meazza e delle aree intorno che si è chiuso senza proposte «alternative e migliorative» rispetto al progetto di Milan e Inter e quindi permette al Comune di accelerare sul «San Siro bis». «Ognuno ha il proprio parere ma il problema vero è ragionare sempre in ottica di alternativa, e non ci si pensa - ha puntualizzato ieri il sindaco -. Le squadre vogliono uno stadio nuovo. Il compagno Ken Loach non vive a Milano e non sa cosa vorrebbe dire andare a vedere le partite a San Donato», il piano b del Milan, «credo che non sarebbe un'ipotesi gradita ai tifosi».
Sala ribatte poi ai numerosi esposti e ricorsi del fronte del «no». Il Comitato «Sì Meazza», presieduto dall'ex vicesindaco Luigi Corbani, aveva già presentato mesi fa l'esposto contro il prezzo di vendita che ha portato la Procura di Milano ad aprire un fascicolo, per ora senza indagati e ipotesi di reato. Giorni fa ha depositato un esposto alla Corte dei Conti, sostenendo tra l'altro che il vincolo sul secondo anello che può scattare una volta trascorsi i 70 anni dalla costruzione non partirebbe, come sostengono Comune e sovrintendenza, dal 10 novembre ma sarebbe già in vigore da gennaio. Allega come «prova» la fotografia della partita Inter-Fiorentina pubblicata sul «Corriere d'informazione» il 25 gennaio 1955. Non c'è due senza tre, e quindi a Comune, Milan, Inter, Ministero della Cultura e Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Lombardia è stato notificato dal Tar della Lombardia anche il ricorso dei «Sì Meazza» che chiede di annullare delibere, Conferenza preliminare dei servizi e altri documenti e atti che riguardano il progetto del San Siro bis. É sottoscritto anche da 26 residenti e Corbani sottolinea il «danno ambientale» per i cittadini che «si vedrebbero costruire lo stadio davanti alle loro case». Il Coordinamento Parco Ovest, Comitati di quartiere, Italia Nostra e Gruppo Verde San Siro intanto, come riferisce il consigliere comunale Enrico Fedrighini (gruppo misto) lanciano una «iniziativa itinerante di contro propaganda sul progetto, con incontri in giro per la città sull'impatto reale e i costi economici e ambientali», prima tappa domenica alle 10 alla fermata Qt8 della M1. «Il Comitato Sì Meazza le sta provando tutte per bloccare il progetto mai io vado avanti per la mia strada, facciano quello che ritengono. Sul vincolo abbiamo pareri legali e della sovrintendenza quindi siamo sicuri di quello che facciamo» ribatte Sala.
Ribadisce che la spesa per la demolizione e rifunzionalizzazione di parte del Meazza sarà «a carico delle squadre, è già chiaro», sui costi delle bonifiche «stiamo discutendo, come di consuetudine quando si vende e non si sono fatti i carotaggi sufficienti».
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