«Mentre gli altri dedicano il loro tempo alla compilazione delle liste, noi ci preoccupiamo di preparare a dovere tutti coloro che vogliono candidarsi o ricandidarsi». Così, con una punta lievemente polemica, la coordinatrice lombarda di Alleanza Nazionale Cristiana Muscardini commenta la due giorni di «stage amministrativo» organizzato da An a Milano. Due giorni di full-immersion (venerdì e sabato), per un corso di formazione dedicato esclusivamente agli amministratori (attuali e futuri) del partito di Gianfranco Fini in Lombardia e organizzato dal dipartimento nazionale enti locali insieme al coordinamento regionale presso la sede del Cesis, il circolo politico-culturale di viale Bianca Maria di cui è presidente il consigliere comunale Fausto Montrone.
A tenere le lezioni sono stati soprattutto docenti universitari (Livo Lavitola, Antonio Cordasco, Marco Orlando, Laura Martiniello, Marco Antoniucci) ma anche amministratori di lungo corso come il vicesindaco Riccardo De Corato e parlamentari vari (dallo «storico» Franco Servello al giovane Pierfrancesco Gamba, già assessore al commercio a Palazzo Marino, fino al «padre» della riforma sanitaria lombarda Carlo Borsani). A introdurre la due giorni è stata la coordinatrice Muscardini. «In due giorni - informa la Muscardini - hanno riempito la sala del circolo Cesis qualcosa come 140 persone. È un progetto che mira a far acquisire competenze e qualifiche richieste a chi amministra una società sempre più complessa come la nostra».
Una specie di Frattocchie di destra?
«Definirla una nuova Frattocchie mi pare eccessivo, anche perché la nostra non è una scuola di formazione politica bensì amministrativa, convinti come siamo che per amministrare degnamente bisogna praticare una buona politica. Lintenzione è quella di creare persone in grado di saper dare risposte amministrative efficaci alla domanda che arriva dal territorio».
Basta promesse, insomma..
«Sì, perché finora molti di noi erano abituati a promettere aria fritta alla gente non sapendo poi come mantenere quelle promesse, spesso realizzabili. Chi ha frequentato questo corso ha capito invece cosa un amministratore è in grado, con gli strumenti legislativi vigenti, di poter soddisfare, perché gli sono stati insegnati i meccanismi e gli ambiti in cui potersi muovere».
Una considerazione: ai corsi non si sono visti i larussiani.
«Questa due giorni non era una passerella o una manifestazione di partito, ma un corso. Eppoi molti parlamentari non erano stati invitati di proposito».
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