Stalking, perseguitata come la Hunziker

Vittima per cinque mesi di uno sconosciuto che la seguiva per strada, tentava di entrarle in casa, una volta anche prendendo a spallate la porta. Fino a quando esasperata ha chiamato i carabinieri e fatto arrestare lo stalker. Una vicenda molto simile a quella toccata a Michelle Hunziker che proprio ieri ha visto condannare a un anno il suo persecutore.
Stalking è un termine inglese che indica «comportamenti molesti che affliggono un’altra persona, perseguitandola e causandole stati di ansia e paura». Quasi tutti i casi sono riconducibili a rapporti di coppia, all’interno dello stesso condominio, sul posto di lavoro o di studio. Rari invece i casi in cui il persecutore sia uno sconosciuto, com’è invece accaduta alla bella studentessa di 21 anni che a fine autunno ha avuto la sfortuna di incrociare un maniaco. L’uomo si è «innamorato» e ha iniziato a «tampinarla».
A un certo punto infatti la ragazza si accorge di essere continuamente seguita, anche se mai l’uomo cerca un approccio. Dopo qualche giorno però le attenzioni dell’uomo salgono di intensità e comincia e intrufolarsi nel suo condominio in via Orseolo, zona parco Solari. Sale le scale, si avvicina alla porta e inizia a sussurrare «Fammi entrare». La ragazza più tardi racconterà ai carabinieri diversi episodi: sicuramente il 23 dicembre, il 19 gennaio e un giorno imprecisato di fine marzo. In un’occasione in particolare, oltre alle solite inquietanti invocazioni, anche un tentativo di buttare giù la porta e spallate. In alcune circostanze la studentessa chiama le forze dell’ordine, ma all’arrivo degli equipaggi, lo stalker era già sparito.
Giungiamo così a domenica, quando verso le 14 un inquilino dello stabile vede questo figura sospetta strisciare lungo le scale e chiama i carabinieri. L’uomo si mette a «grattare» la porta come al solito, lei lo vede attraverso lo spioncino e si rifugia in una stanza, dove si barrica, incapace anche di pensare a chiamare le forze dell’ordine. Un equipaggio dell’Arma arriva dopo pochi minuti, sale le scale, non trova nessuno, suona alla studentessa che apre, racconta le sue paure e indica dalla finestra il molestatore nel frattempo sceso in strada, dove si ferma a bere una birra. Si tratta di un uomo di 42 anni, nullafacente, abitante in zona Famagosta. Ma con diversi denunce proprio per «atti persecutori». Inevitabili le manette.
Come furono inevitabili l’anno scorso quando Michelle Hunkiker denunciò le molestie di Pietro Pingitore, 48 anni, diventato un vero incubo a partire da gennaio 2010. Per otto mesi ha spedito biglietti e e.mail minacciosi «Prima o poi ti sfregio quel bel visino», l’ha seguita per strada, sotto casa, in vacanza. Ma anche in tournée, appostandosi spesso presso il palco dove la show girl si stava esibendo, l’ultima volta a Genova dove fu appunto arrestato il 16 ottobre.

E ieri è arrivata la sentenza: lo stalker ha patteggiato 1 anno senza sospensione della pena, con l’obbligo di non lasciare gli arresti domiciliari in quanto sussiste ancora «il pericolo di reiterazione delle condotte persecutorie».

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